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Incontro per la divulgazione dei progetti per l'EXPO 2015

Al Carroponte con il Ministro delle Politiche Agricole

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Nella suggestiva cornice scenografica del Carroponte, è emerso, attraverso l’incontro divulgativo tra i sindaci del NordMilano, il Ministro delle Politiche Agricole con delega a EXPO 2015 Maurizio Martina e Giuseppe Manni, presidente del Parco Nord, sotto diversi punti di vista e in differenti contesti, il principio chiave di questa Esposizione Universale: la capacità cooperativa tra più realtà territoriali e la possibilità di ottenere il massimo dei risultati e il più sorprendente dei vantaggi con la disponibilità ad utilizzo collettivo di risorse e potenzialità.

“Abbiamo cercato di rimuovere il problema di come attirare i turisti. Pensiamo che tutto quello che si può organizzare sul tema expo, ovvero nutrire il pianeta, sia un lavoro preparatorio, fatto per i nostri concittadini e che poi sarà automaticamente pronto per chiunque voglia partecipare” dice Manni, durante l’introduzione dell’incontro. “ Siamo convinti che il pianeta non è in ottima salute. Inquinamento, agricoltura forzata…La riflessione che va fatta è cercare, con i nostri cittadini, quelle parole che sono state scritte sul manifesto. Nutrire la conoscenza per nutrire il pianeta. Consapevolezza e azione. Vuol dire che riflettiamo sul pianeta, acquisiamo la consapevolezza e contemporaneamente usiamo buone pratiche per aiutare il pianeta a vivere meglio, e noi con loro”. Una grossa parte della concentrazione verrà focalizzata sull’immenso spazio verde che il Parco Nord ha a disposizione, utilizzando con cognizione di causa le funzionalità e gli spazi del parco stesso. Con i suoi 700 ettari, il parco rappresenterà un collante e un coadiuvante per l’obiettivo primario di cooperazione.

“Inoltre abbiamo la più grande manifestazione culturale che è il festival della biodiversità, che si chiuderà lunedì. Ogni anno i temi dell’ONU sono discussi e approfonditi in tutte le forme dell’arte possibile. Anche la storia del parco nord, nato in 40 anni con la determinazione dell’amministrazione, di sindaci e cittadini che l‘hanno voluta, è un aspetto da tenere in considerazione. Il Parco Nord è un patrimonio naturale immenso” continua Manni. “È arrivato il momento di chiedere a tutti i cittadini che vogliono e che possono contribuire alla sopravvivenza del parco e alla sua manutenzione di cominciare a dare la loro devozione. Contemporaneamente faremo una grande campagna di fund raising per chi vuole finanziare il parco nord”. Quello che viene richiesto è, ancora una volta, la collaborazione con e dei cittadini.

Il processo di coordinamento del territorio, in atto già da qualche tempo, è frutto anche del tavolo dei comuni insieme al parco Nord.

“I primi soldi che la regione ha dato al parco, il Parco Nord li sta spendendo fuori al parco. Perché? Per privilegiare la connessione tra i parchi, da qui all’expo. In progetto ci sono una serie di piste ciclabili. Una di queste ha una direttiva che può arrivare attraverso il nostro parco, il parco del Grugnotorto, il parco del villoresi, all’expo. Dal Parco Nord, attraversando Cinisello e arrivando a Nova e Muggiò, si giunge al Villoresi. Al nostro parco, direttamente, non va una lira”. Il discorso rientra sempre nel merito di una connessione, vista principalmente nell’ottica di città metropolitana.

L’intervento di Manni si conclude con un breve accenno ad un progetto che riguarda principalmente il Parco Nord, un Graphic Model che avrà l’obiettivo di parlare della storia del parco e di conseguenza del territorio. Già pubblicato in quattro o cinque lingue, è ormai pubblicizzato in tutto il mondo. Si tratta, nuovamente, di un progetto inserito nell’evento del 2015.

Il suono della voce di Manni lascia il posto alla dialettica del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.

“Nonostante i tanto impegni ho sentito necessario portare un contributo alla discussione, dal punto di vista di chi sta lavorando per expo sul versante del governo nazionale, per le scelte che devono essere ancora fatte e per tutti i progetti che si devono completare. Bisogna sottolineare l’importanza che l’expo ha per l’Italia e in particolare per tutti i territori coinvolti. Do atto all’ANCI di aver lavorato seriamente in questi mesi; sono orgoglioso di aver fatto il mio pezzo. È importante coinvolgere le regioni e i comuni e attivare un percorso di progettualità di tutte le regioni italiane verso expo e un percorso di protagonismo dei comuni italiani, della loro associazione verso expo. Oggi ci sono dei comuni che stanno obiettivamente interpretando molto bene la sfida di expo, perché vivono l’occasione come un momento per fare un grande lavoro sui contenuti, a partire dal grande tema della sostenibilità territoriale e ambientale. Un altro fattore imprescindibile di questo progetto ed evento è il protagonismo dei parchi. Il Ministero dell’Ambiente nelle prossime settimane informerà del progetto che vuole contribuire a sviluppare dentro expo e avrà a che vedere con il sistema dei parchi italiani, con il sistema reticolare.  La considerazione da fare è vivere l’appuntamento di expo al di là dello spazio del singolo sito. Concentrarsi a lavorare a maglie più larghe, attivare l’attenzione da parte dei cittadini. Ad esempio, nelle scuole, di ogni ordine e grado, di questi territori più che di altri, si attivi nell’anno scolastico 2014/2015 un lavoro serio che intrecci la didattica a quell’appuntamento e prepari il fatto che quegli studenti di ogni ordine e grado possano poi andare lì a vedere quei 148 paesi cosa esprimeranno a livello di contenuti e di idee. Questo è un tema che ingaggia molto i ruoli dei comuni. Si potrebbe anche approfondire il rapporto dell’educazione alimentare con il sistema scolastico tutto. L’intreccio tra progettualità dei parchi e l’appuntamento finale è un grande tema. Sicuramente sarà da considerare anche l’importanza sul tema turistico e ricettivo”. Il Ministro precisa l’esigenza di ottenere un lavoro realizzato in equipe, con il privilegio di alcuni comuni che, con ruolo di “capo gruppo”,  porteranno avanti gli obiettivi delineati, creando un aggregazione che miri allo sviluppo dei progetti.  La messa a disposizione di particolari bandi a progetto cercheranno di legare sempre di più enti locali e temi di expo.

“Ci sono grandi temi da sviluppare in termini generali nel grande confronto tra Italia e resto del mondo. La sfida alimentare globale, il modello di sviluppo, il tema del futuro dei sistemi agricoli, la grande questione cibo sano, sicuro, sufficiente. Altra parte del lavoro è connettere quell’occasione con le realtà territoriali e qui l’ingaggio dei comuni rimane l’essenza del lavoro da fare. Ogni territorio deve esaltare le sue vocazioni e trovare una linea di condotta originale per stare all’interno delle questioni. Serve un reticolo territoriale fatto di municipalità. La vocazione che bisogna fare emergere è quello del modello Italia. Ad esempio l’intreccio eno-gastronomia-territori è un grande tratto dell’Italia. Ci tengo a rimarcare il concetto dell’Io-Noi…se davvero expo è una leva per ricalibrare la nostra mentalità su diverse cose. Se davvero utilizziamo il fatto temporale di expo come un’occasione per interpretare su vie nuove un territorio, l’uscita dalla crisi, il tema del rapporto tra città, cittadini, sostenibilità e via dicendo. In tanti comuni questa scommessa è già aperta. Tante amministrazioni stanno già facendo cose funzionali all’expo 1° maggio 2015 e che rimarranno come eredità di quei territori. E questa è la cosa importante perché poi peserà e farà la differenza”.

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