Dal PD di SESTO riceviamo e pubblichiamo:

La nostra città sta correndo il rischio di dover affrontare una grave crisi istituzionale e noi non lo vogliamo permettere. Perchè?
L’art. 227 comma 2 del TUEL (decreto legislativo n. 267/2000) prevede che la proposta di Rendiconto della gestione debba essere messa a disposizione dei consiglieri comunali entro un termine non inferiore a 20 giorni, stabilito dal regolamento di contabilità, precedenti il Consiglio Comunale.

Ovviamente, entro lo stesso termine devono essere messi a disposizione anche gli allegati obbligatori, compresa la relazione dell’organo di revisione. Si tratta di una disposizione a tutela del ruolo dei consiglieri che, per poter esprimere compiutamente il proprio voto (che sia favorevole o meno), devono avere il tempo di consultare e valutare i documenti. La norma è di fondamentale importanza per l’operatività del Consiglio, tanto che il mancato rispetto dei suddetti termini consente al consigliere di rivolgersi al giudice amministrativo.

Al riguardo ci sono diverse sentenze di Tar: ad esempio TAR Campania, Napoli, sez. I, nella sent. 18 settembre 2017 n. 4412, "il mancato rispetto dei termini sanciti dalla normativa per il deposito e la messa a disposizione dei consiglieri comunali della relazione dei revisori dei conti a corredo del conto consuntivo determina la lesione del cd. jus ad officium dei consiglieri, con conseguente annullamento della delibera di approvazione del consuntivo";. O anche Tar Puglia, Sentenza 3 settembre 2014, n, 1058: "la mancata tempestiva acquisizione in atti della documentazione utile, nel termine di 20 giorni prima della seduta fissata, determina l’annullamento della Deliberazione con cui il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto della gestione". Se si va in Consiglio, come comunicato alla riunione dei Capigruppo, in data 27 giugno (quindi senza il rispetto dei 20 gg ) la delibera potrà essere impugnata da qualsiasi consigliere, e dichiarata invalida dal Tar. L'invalidità della delibera di consuntivo ha come conseguenza lo scioglimento del Consiglio Comunale e il commissariamento del Comune, un danno gravissimo per la città. Il Prefetto potrebbe però concedere un tempo all'Amministrazione per "sanare" l'atto invalido, ma quel punto non si potrebbe più presentare in tempo utile una risposta adeguata a quanto richiesto dalla Corte dei Conti entro l'11 luglio, con danni altrettanto gravi per la città.

Proprio per salvaguardare il Comune e la città’, facciamo presente che è necessario quindi convocare nei tempi di legge il Consiglio, 20 giorni dopo la consegna della relazione dei revisori, che e’ stata messa a disposizione dei consiglieri comunali solo nel pomeriggio di ieri, nonostante il Partito Democratico l'avesse sollecitata fin dal primo invio della documentazione, più di un mese e mezzo fa. Abbiamo voluto denunciare questo gravissima situazione per evitare , dopo una delibera illegittima, una crisi politica e istituzionale con l’arrivo di un Commissario. Una ferita profondissima per la nostra città. Questa Amministrazione, che non solo sta dando prova di incapacità ma che è anche dannosa per la città, che ricopre ruoli senza conoscere le regole istituzionali, rischia di mettere in difficoltà il Comune e i cittadini. Chissà se a parti invertite ci sarebbe stata la stessa preoccupazione di evitare la crisi istituzionale.

Ma questo non importa. Noi siamo e vogliamo essere diversi: per noi gli interessi della citta’ vengono prima degli interessi di parte. Non vogliamo umiliare le Istituzioni e causare danni alla collettivita’ per interessi di partito: noi non siamo questa maggioranza, non giochiamo con la nostra citta’ per farci belli sui social. E quindi ci siamo mossi subito per avvisare per tempo dei rischi che la loro trascuratezza fa correre alla nostra Sesto.
E se dovremo fare un Consiglio Comunale ai primi di luglio, così che qualcuno non si potrà fare dei selfie sulla spiaggia...pazienza!

I Consiglieri del Partito Democratico
Roberta Perego Capogruppo
Monica Chittò
Umberto Leo
Mari Pagani
Loredana Pastorino