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"DUE INDAGINI PER BIANCA" DI SONIA FAVALE

Leggiamo un libro insieme: Le indagini metteranno la protagonista ad una dura prova.  E’ un puro caso o la morte non è accidentale?

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BIOGRAFIA AUTRICE

Sonia Favale è nata a Taranto nel 1980.  Ha conseguito una laurea in Lettere classiche con indirizzo storico-archeologico e successivamente si è laureata in Filologia moderna.  Negli anni dal 2006 al 2015 ha vissuto tra Milano e Varese e attualmente vive a Bologna con la sua famiglia. E’ docente di lettere e scrittrice.

Nel tempo libero ama viaggiare, leggere, scrivere, partecipare alle mostre.  Nel 2013 ha creato il personaggio di Bianca, la bibliotecaria detective, uno dei primi investigatori al femminile della letteratura gialla italiana. Le sue indagini sono oggetto di due raccolte di racconti: Bianca in giallo, edito da Ibiskos editrice Risolo ( 2013) e premiato nella sezione racconti con il premio letterario nazionale Franz Kafka e Due indagini per Bianca, edito da Arduino Sacco editore. Ha pubblicato degli articoli su Instoria e ha curato una voce enciclopedica su Emily Bronte per il progetto online di Enciclopedia delle donne.

 Attualmente è in corso di stesura il suo terzo lavoro. 


PRESENTAZIONE

Caro Lettore,

“Due indagini per Bianca” è il secondo lavoro letterario di Sonia Favale, ispirato ai casi della bibliotecaria detective che indaga su alcuni  misfatti  accaduti  nella provincia di Varese. Chi ha già letto Bianca in giallo       ( Ibiskos editrice Risolo), sa che Bianca è una donna moderna ed indipendente che spicca per il suo forte intuito e per la sua dimestichezza nelle indagini,  tanto da finire in una sorta di genuina competizione con le forze dell’ordine presenti sul  territorio.

Bianca è alle prese ancora una volta con due casi di omicidio che si consumano nella provincia di Varese. Nel primo racconto, L’Apollo, Bianca si ritrova ad indagare sulla morte improvvisa e sospetta  di un bellissimo ragazzo che muore improvvisamente in un centro SPA, alla vigilia delle festività natalizie.

 E’ un puro caso o la morte non è accidentale? Bianca non ama le cose semplici e le coincidenze! Le indagini che avvengono tra  vecchie amicizie e nuove conoscenze,  la porteranno ben presto a scoprire la verità. Nel secondo racconto intitolato Un’intricata matassa,  tutto sembra scorrere in modo piacevole: è primavera, le vacanze estive si avvicinano fino a quando Bianca non finisce ad  indagare sulla morte improvvisa di una donna dalla vita apparentemente tranquilla.  Le indagini metteranno Bianca a dura prova e la condurranno ancora una volta a scoprire la verità che si nasconde dietro ognuno di noi.

Buona lettura…


DUE INDAGINI PER BIANCA

L’Apollo

Se c’era qualcosa che Bianca amava fare nei momenti di stress era una sauna rigenerante dagli effetti rilassanti. Credeva nelle Spa e nei loro effetti terapeutici, così come riteneva che l’omeopatia avesse dei riscontri effettivi su chi ne faceva uso.

Cosa c’è di meglio in una fredda giornata prenatalizia di una bella sauna e una tisana anti stress per recuperare la tranquillità mentale?, pensava tra sé mentre componeva il numero della sua amica Marilena per proporle una mattinata nella Spa più vicina.

“Pronto, Bianca!”, rispose squillante Marilena, dopo aver visualizzato il numero della sua amica sul suo cellulare.

“Ciao, cara! Spero di non disturbarti. Volevo proporti una mattinata nel Beauty Center. Avrei voglia di rilassarmi un po’ con un’amica come te”. Bianca conosceva già la risposta della sua amica.

“Grazie. Non vedevo l’ora di andarci. Magari tra un’ora potrei venire a prenderti!”, propose Marilena.

“Si, perfetto... non vedo l’ora. Vado a prepararmi“, Bianca fu molto sintetica, del resto perché dilungarsi se avrebbe visto a breve la sua amica?

In breve tempo Bianca era pronta e mentre terminava di mettere in un borsone da palestra tutto ciò che poteva servirle per la Spa, Marilena con uno squillo sul suo cellulare l’avvisava di essere sotto casa sua ad aspettarla.

“Eccola! Pronta per dedicare alcune ore di questa mattinata al nostro benessere fisico e mentale?”, chiese Bianca raggiante dopo aver raggiunto l’amica.

“Si, non vedevo l’ora. Adoro le tue idee”, rispose Marilena.

“Non vedo l’ora di entrare in quella sauna e riscaldarmi. Il gelo mi sta sfinendo” spiegò Bianca.

In pochi minuti Bianca e Marilena stavano per entrare nel centro Spa.

“Ehi, ma che modi!”, esclamò Bianca mentre una figura femminile lasciava di corsa il centro benessere, dopo aver spintonato le due amiche, incurante delle proprie scortesie nei confronti delle malcapitate.

“Ma dove va così di corsa? E pensare che i centri benessere mirano al recupero della tranquillità!” aggiunse Marilena seguendo con lo sguardo la strana figura.

“Il cappuccio del suo montoncino la rende irriconoscibile!”, esclamò Bianca.

“Forse è meglio, eviteresti di dare un volto alla sua maleducazione” borbottò Marilena.

Dopo esser scese negli spogliatoi, Bianca e Marilena con tanto di costume da bagno e telo bianco si dirigevano da prima verso le docce e poi all’interno della calda sauna.

“Magnifico! Hanno pensato bene di aggiungere delle spezie rilassanti in un’ atmosfera sublime!”, spiegò Bianca mentre sistemava il suo telo su una delle panche della sauna.

“Già! A proposito che ne diresti di prenotare per qualche giorno in un centro termale per fare anche dei massaggi specifici?”, chiese Marilena che amava quel genere di attività per il tempo libero.

“Ma certo sarebbe stupendo. Ho bisogno di staccare la spina prima di commettere qualche pazzia!”, chiarì Bianca.

“Che ne dici di prenotare presso una struttura che offra anche un centro sciistico? Valle d’Aosta o Trentino!” propose Marilena

“Perfetto, amica mia, sperando di incontrare qualche aitante istruttore di scii!” scherzò Bianca.

“A proposito di aitanti istruttori di scii, vedo Apollo all’o-rizzonte!”, esclamò Marilena strizzando l’occhio all’amica.

Bianca comprese dallo sguardo scintillante della sua amica che la persona in arrivo doveva essere davvero interessante.

Facendo finta di nulla Bianca attese, senza voltarsi, l’ar-rivo del ragazzo che Marilena aveva definito Apollo.

Qualcosa di apollineo occorreva davvero riconoscerglielo! pen-sò Bianca.

Quel ragazzo sembrava veramente la riproduzione in carne ed ossa della perfezione delle statue classiche.

Cosa c’è di diverso da una statua di Lisippo?, continuò a pen-sare Bianca.

Marilena lanciò a Bianca uno sguardo di complicità che lasciava intendere che l’Apollo riscontrava il suo compiacimento.

L’Apollo era un ragazzo di un paio d’anni più giovane di Bianca, alto 1,92 con spalle larghe e con una muscolatura perfetta, i capelli castano chiaro e gli occhi cervone.

Sicuramente farà nuoto, pensava Bianca tra sé, Marilena penserà la stessa cosa. Da quel momento, data la presenza dell’uomo all’interno della sauna, non avrebbero potuto più esprime giudizi almeno a voce.

“Che buon odore vero ragazze? Intenso e coinvolgente”, esclamò il ragazzo che, intanto, iniziava a spargere sul suo corpo un profumatissimo olio.

Fu mentre cospargeva il suo corpo con quell’untuosa sostanza che a Bianca venne in mente la statua che maggiormente le ricordava quel gesto: Apoxyomenos .

“Voi utilizzate l’olio durante la sauna?” chiese il ragazzo alzando lo sguardo e guardandole entrambe.

“Certo”, rispose repentinamente Marilena, “L’olio è indicato per la sauna dato che c’è una dilatazione dei pori”, chiarì Marilena senza sapere bene cosa volesse dire.

Bianca diede un’occhiata all’olio che l’Apollo aveva appena finito di spargere sul corpo.

Non le veniva nulla in mente circa la casa produttrice, quel simbolo verde che doveva raffigurare la foglia di qualche pianta non le diceva nulla, ma si rendeva conto che la fragranza dell’olio si era amalgamata al resto degli odori che la sauna sprigionava.

Il silenzio iniziò a regnare sovrano nella sauna per conciliare un più adatto riposo.

I tre giovani chiusero gli occhi, mentre una musica etnica risuonava per tutta la Spa.

Bianca si rese conto che erano trascorsi venti minuti dal loro arrivo nella sauna e consigliò all’amica di uscire dato che i minuti consigliati erano sorpassati da un po’.

“Che ne dici di andare nel bagno turco?”, chiese Bianca una volta uscita dalla sauna.

“Si!”, rispose Marilena, “cosa ne pensi dell’Apollo?” chiese una volta fuori dalla sauna. Si aspettava, ovviamente, una risposta positiva.

“Bello, sicuramente, ma siamo qui per rilassarci! Ricordatelo!”, scherzò Bianca.

“Dai, non essere sempre così seria con te stessa!”

Nel bagno turco le due amiche furono libere di parlare tra di loro senza problemi,

“Che strano! Apollo è ancora in sauna?”, chiese Bianca.

“Magari riesce a reggere le temperature della sauna” rispose Marilena

“Non si tratta di reggere le temperature, Marilena, si tratta di collassare”, chiarì Bianca.

“Hai ragione scusa. Ma da dove sbuca fuori?!Non credo di averlo mai visto a Tradate”. Marilena sembrava sempre più interessata a quel ragazzo.

“Non ne ho idea. Credo frequenti la piscina del centro. Dato il suo fisico non può che essere un nuotatore” . Bianca avanzò la sua ipotesi.

Trascorsi quindici minuti le ragazze decisero di immergersi nel frigidarium.

“Brrr... ma non volevamo sfuggire al gelo dell’inver-no?”, chiese Marilena facendo una smorfia con il viso che palesava il suo disappunto per quel bagno gelido.

 

“Ma dai! Lo sai che in realtà fa bene alla cellulite”, spiegò Bianca

“Bianca ma smettila, non hai cellulite”. Marilena la prese in giro per via delle sue fissazioni.

E’ vero non aveva cellulite, se non un timido accenno, ma Bianca era una salutista e cercava, per quanto possibile, di tenersi in forma.

“Brrr! Bianca, che freddo! Credi si possa uscire ora?”

“Si. Ma è giusto che tu sappia che su qualche giornale, ho letto che Sharon Stone, coraggiosamente, ogni giorno per pochi minuti fa una doccia completamente fredda per mantenere la tonicità del suo corpo“, spiegò Bianca per incoraggiare l’amica.

“Bianca, non so dove tu legga queste informazioni, ma credimi, io esco!”, esclamò Marilena risalendo i gradini del frigidarium che l’avrebbero portata fuori.

“Ma si, anzi che ne dici se ora ce ne andassimo a fare l’idromassaggio a mollo nella vasca mentre osserviamo dai finestroni il paesaggio innevato?”

“Perché no!”, rispose Marilena

“Guarda! Apollo è ancora lì in sauna”, disse Marilena sbirciando oltre i vetri della sauna.

“C’è qualcosa che non va Marilena. Quel ragazzo non mi sembra uno sprovveduto”, spiegò Bianca mentre si dirigeva verso la sauna

“Ciao!” esclamò timidamente Bianca.

“Stai bene?”, aggiunse Marilena che non aveva notato la minima reazione da parte del ragazzo.

Bianca avvicinò cautamente la sua mano al corpo del ragazzo. Il ragazzo non reagì nuovamente e Bianca guardando Marilena palesò con uno sguardo la sua preoccupazione.

“Bianca non mi dire che è quello che penso!”, esclamò Marilena.

“Si Marilena, potrebbe aver avuto un collasso mentre era in sauna, forse si è addormentato!”. Bianca avanzò delle ipotesi e continuando: “Chiama qualcuno dell’assistenza!”.

Marilena corse subito a cercare aiuto

Bianca rimase lì sconcertata mentre l’odore che la sauna sprigionava continuava a regnare sovrano. Bianca si rese conto della drammaticità della situazione. Un ragazzo era morto mentre faceva una cosa banalissima e ciò dava un senso di tragicità era il fatto che sarebbe potuto capitare a chiunque.

Nel giro di pochi minuti un gruppo di assistenti del centro raggiunse Bianca e il cadavere.

“Eccolo. Ma è Luca! Assurdo!”, esclamò uno degli assistenti.

Bianca intuì che il ragazzo era un abituale del centro e magari questo andava a confermare la sua teoria, ossia quella che si allenava nella piscina del centro.

Dopo alcuni minuti la Spa fu raggiunta da un gruppo di infermieri del pronto soccorso che constatarono che non c’era più nulla da fare.

“Purtroppo è andato!” affermò uno di loro.

Il medico accertò il decesso.


“DUE INDAGINI PER BIANCA” di  Sonia Favale - Arduino Sacco editore

Caro Lettore, arrivederci al prossimo appuntamento letterario.

 

 

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