Bud Spencer

Il gigante buono ci ha lasciati

La morte di Bud Spencer, all'età di 86 anni, è una perdita sul piano innanzitutto umano e poi artistico per il cinema italiano. Protagonista, insieme a Terence Hill, della fortunata serie di pellicole degli spaghetti western, a partire da Lo chiamavano Trinità, che rimane una delle stagioni più felici e sane del nostro cinema, Bud Spencer, nome d'arte di Carlo Pedersoli, è stato un attore a tutto tondo, capace anche di ottime prove drammatiche, dal thriller, con Quattro mosche di velluto grigio, di Dario Argento, al dramma di denuncia civile, con Torino nera, di Carlo Lizzani, sino al cinema d'autore, con Cantando dietro i paraventi, di Ermanno Olmi. Ha dato vita anche a indimenticabili personaggi, come in 'Piedone lo sbirro', la serie di Steno, o nella fiction televisiva de I delitti del cuoco, del 2010, sempre tratteggiati con ironia e grande umanità. Amato da un pubblico di ogni età, avrebbe forse meritato un più ampio riconoscimento dalla critica. Ci mancherà.