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CONOSCERE FRIDA KAHLO OLTRE IL MITO.

Al MUDEC una mostra per celebrare l'artista messicana.

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In questa giornata di festa in cui si avverte maggiormente il bisogno di  vivere esperienze piacevoli, 
non posso non segnalarvi una bellissima mostra che resterà esposta ancora per pochissimo tempo, precisamente fino a domani, 
al MUDEC-Museo delle Culture di Milano: "FRIDA. OLTRE IL MITO". 
La mostra, curata da Diego Sileo, celebra dunque , Frida Kahlo (1907 – 1954) con una grande e nuova retrospettiva che vuole delineare una nuova chiave di lettura attorno alla figura dell’artista, evitando ricostruzioni forzate, interpretazioni sistematiche o letture biografiche 
troppo comode, e con la registrazione di inediti e sorprendenti materiali d’archivio  è l'occasione rara e speciale 
di poter vedere finalmente in un’unica sede espositiva, 
tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, 
le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo, oltre che la partecipazione di autorevoli musei internazionali che hanno presteto 
alcuni dei capolavori dell’artista messicana, mai visti nel nostro Paese. 
Secondo il curatore della mostra, la leggenda che si è creata attorno alla vita dell’artista è spesso servita solo ad offuscare l’effettiva 
conoscenza della sua poetica e nel migliore dei casi la sua pittura è stata interpretata come un semplice riflesso delle sue vicissitudini personali o, 
nell’ambito di una sorta di psicoanalisi amatoriale, come un sintomo dei suoi conflitti e disequilibri interni. 
L’opera si è vista quindi radicalmente rimpiazzata dalla vita e l’artista irrimediabilmente ingoiata dal mito.
Una scelta espositiva che conta più di cento opere tra dipinti (una cinquantina), disegni e fotografie, che ben intende andare oltre tale visione 
semplicistica della relazione tra la vita e l’opera dell’artista messicana, per dimostrare che per un’analisi seria e approfondita della sua 
poetica è necessario spingersi al di là degli angusti limiti di una biografia e andare oltre quel mito consolidato e 
alimentato dalle mode degli ultimi decenni. 

 

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