Vigilio di Trento
Santo del 26 giugno
Nato probabilmente a Roma nel 355 il nome del padre di Vigilio è sconosciuto, si conoscono invece il nome della madre Massenzia e quello dei sui fratelli Claudiano e Magoriano che divennero entrambi Santi.
Trasferitosi in giovane età da Roma, , a Trento, studiò teologia e filosofia ad Atene in Grecia dove conobbe Giovanni Crisostomo ed a Roma,
Tornato a Trento nel 380 si fece subito notare per la sua formazione culturale e soprattutto per la sua grande umiltà per la quale venne nominato vescovo nel 385. Incarico che gli fu dato ad Valeriano di Aquileia, ma si narra che anche Sant'Ambrogio vescovo di Milano, sia collegato alla sua ordinazione , avendogli fatto dono delle insegne vescovili e diventando suo grande amico e guida spirituale.
Fu attivo come missionario ai tempi di Papa Siricio, quando ancora molte zone del trentino erano pagane e operò in particolar modo nella valle dell'Adige e nella zona di Trento, spingendosi fino a Lago di Garda ed in Val Vesino, facendo costruire molte chiese. Con l'aiuto di Ambrogio, fece arrivare la parola di Cristo anche in Val di Non e in Val di Sole tramite i missionari Sisinnio e Alessandro che in seguito proprio in quelle valli vennero barbaramente uccisi. A questo episodio è legato il ricordo della clemenza di Vigilio che perdonò gli autori del massacro dei due missionari.
Combattè in modo solerte l'idolatria e fu proprio questa sua lotta a causare il suo martirio. Giunto in Val Rendena accompagnato dai suoi fratelli e da un altro missionario, celebrò una Santa Messa ed alla fine della funzione fece gettare nel fiume Sarca una statua raffigurante Nettuno. Questo gesto scatenò l'ira dei pagani che lo uccisero usando bastoni e gli zoccoli di legno da lui calzati e con i quali viene spesso raffigurato.
Le sue spoglie furono portate a Trento per essere custodite nel Duomo che lui stesso aveva fatto costruire e dove tutt'ora riposano.
Immediatamente dopo il suo martirio la fama di questo Santo si sparse in tutta Italia, ed Eugippio suo sucessore come vescovo di Trento gli fece intitolare la Cattedrale della città , che fu anche ingrandita data l'importanza ogni giorno più grande del culto di San Vigilio.
Negli anni a venire altre chiese verranno a lui dedicate e perfino alcune località porteranno il suo nome.
Il suo culto si festeggia il 26 giugno data del suo martirio avvenuto nel 405