"Il collo da tablet" è un problema serio

03/05/2018
Attualità
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Secondo quanto riportato su Digital in 2018, rapporto globale a cadenza annuale realizzato dall’agenzia We Are Social, con l’ausilio della piattaforma per social media management Hootsuite, l’Italia è il terzo paese al mondo per numero di cellulari.

Il campione esaminato comprende 239 nazioni e non si limita a quantificare gli apparecchi telefonici in uso in tutto il globo ma fornisce anche un quadro generale sul loro utilizzo.

Il punto di partenza è il dato che riguarda il numero di utenti che ha accesso a internet, e che ha superato i 4 miliardi. In altre parole, più della metà della popolazione mondiale utilizza una connessione di rete. Lo fa, innanzitutto, per accedere ai propri account social, che a livello globale contano quasi 3,2 miliardi di utenti attivi. In Italia si arriva a 34 milioni e il tempo medio trascorso su queste piattaforme è di quasi 2 ore al giorno (1 ora e 53 minuti).

In generale, invece, gli italiani trascorrono giornalmente 6 ore e 8 minuti su internet. E se come già detto i social media sono responsabili per quasi un terzo del tempo trascorso su internet, sono tante altre le attività che svolgiamo online.

Oltre a comunicare, gli italiani amano giocare. Rispetto a qualche anno fa, quando si andava a casa di un amico per fare una partita alla PlayStation o ci si ritrovava tutti insieme in sala giochi, pronti a sfidarsi l’uno contro l’altro, l’avvento di internet ha cambiato tutto. Oggi, infatti, esistono servizi di rete efficientissimi, come quelli offerti da Sony e Microsoft per le rispettive console, mentre i casinò online danno persino l’opportunità di rivivere grandi classici come Fowl Play Gold a tutti gli utenti. Insomma, tutto quel che serve è letteralmente a portata di mano.

Nel frattempo, anche il lavoro sta diventando sempre più digitale. Gli ultimi anni hanno visto la nascita di nuove figure professionali, come streamer e content creator del web, che stanno rapidamente ottenendo consensi da parte di comunità piuttosto ampie.

Nonostante le nuove e importanti possibilità che smartphone, tablet e computer ci offrono, i rischi di un utilizzo costante di questi dispositivi elettronici non vanno sottovalutati. In particolare, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Pshysical Therapy Science, si sta diffondendo il cosiddetto “collo da tablet”, un problema della postura derivante proprio dall’esteso utilizzo di questi apparecchi elettronici.

Diffuso principalmente tra le donne e i bambini, a causa di una struttura muscolare spesso più flessibile, questo disturbo può provocare danni a lungo termine nell’individuo, fino a comprometterne il regolare sviluppo.

Uno dei metodi più efficaci per prevenire i dolori derivanti da questa postura “innaturale” è l’esercizio fisico, volto a rinforzare i muscoli del collo e delle spalle. Un altro accorgimento efficace è invece quello di stare seduti con un supporto lombare ma, in generale, il modo migliore per combattere questa “epidemia” è ridurre l’utilizzo di smartphone e tablet, prediligendo attività di movimento.

Se è quindi positivo che il nostro paese sia uno di quelli più responsivi a questo cambiamento epocale, i pericoli sono già dietro l’angolo. E senza un attento lavoro di informazione e prevenzione rischiano di avere conseguenze nefaste.

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