Dal PD Sesto SG riceviamo e pubblichiamo:
«Grave e colpevole ritardo». Con queste parole Marco Tremolada, segretario cittadino del Partito Democratico di Sesto San Giovanni, commenta l’iniziativa del sindaco Roberto Di Stefano che, dopo due anni di silenzio, ha finalmente scritto al Prefetto in merito alla situazione della sicurezza in città, ottenendo la disponibilità a un incontro settimana prossima - segnale evidente che sarebbe bastato attivarsi prima.
«Due anni — sottolinea Tremolada — è il tempo che ci ha messo Di Stefano per muoversi, nonostante il peggioramento evidente della situazione, nonostante i cittadini avessero chiesto da tempo di intervenire. Come Partito Democratico, insieme alle altre forze di opposizione, sono mesi che chiediamo la convocazione di una commissione dedicata alla sicurezza. Eppure, né il Sindaco né l’assessore hanno mai dato una risposta».
Secondo il segretario dem, l’azione tardiva dell’amministrazione rappresenta una smentita della narrazione portata avanti dalla destra negli ultimi otto anni: «Agire solo ora, dopo i gravi episodi degli ultimi giorni, significa sconfessare il racconto secondo cui Sesto sarebbe un modello di sicurezza. La verità è che Sindaco e maggioranza sono rimasti passivi mentre la microcriminalità cresceva, rendendo più difficile l'associazionismo territoriale, e limitando i finanziamenti per i servizi sociali e per progetti preventivi e riparativi, così la violenza ha trovato spazio. Oggi, davanti ad atti intimidatori che colpiscono un intero quartiere, cittadini e commercianti, anche il Comune sembra finalmente essersi svegliato».
Tremolada ricorda inoltre l’atteggiamento della giunta nei confronti delle proteste dei cittadini: «Fino a pochi giorni fa, alcuni membri della maggioranza indicavano come “problema” proprio quei cittadini che manifestavano per chiedere una città più sicura. Noi siamo sempre stati e continueremo a essere al loro fianco. Speriamo che, d’ora in avanti, anche la maggioranza scelga di ascoltare i sestesi».