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16 febbraio: 60 candeline per l'attore Claudio Amendola

L'almanacco di oggi

Redazione
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Claudio Amendola: Romano "de Roma", l'anima capitolina, unitamente alla vigoria fisica, è il punto di forza della sua cifra recitativa.

Figlio d'arte, suo padre è il grande Ferruccio Amendola (storico doppiatore di Robert De Niro, Dustin Hoffman e Al Pacino), inizia negli anni Ottanta con commedie leggere, passando a ruoli drammatici. Mostra di trovarsi a proprio agio nei panni del ragazzo difficile, scontroso e ribelle, in "Soldati - 365 all'alba" (1987) e Mery per sempre (1989), entrambi di Marco Risi.

Un filone chiuso da Un'altra vita di Mazzacurati, che nel 1993 regala ad Amendola il David di Donatello come "migliore attore non protagonista". Recita in numerose pellicole "in divisa", tra cui "La scorta" (1993) e "Poliziotti" (1995).

Col tempo la commedia diventa il suo genere preferito, a partire da "I mitici - Colpo gobbo a Milano" di Carlo Vanzina, trovando infine la dimensione ideale nella fiction I Cesaroni (2006-2014). Conduttore sia in RAI (con "Amore mio, diciamo così" nel 2003) che in Mediaset ("Scherzi a parte" nel 2007 e "Le iene" nel 2012), è sposato con l'attrice Francesca Neri.

Nel 2014 debutta dietro la cinepresa con la commedia "La mossa del pinguino", candidata a tre Nastri d'argento. Premio, quest'ultimo, che si aggiudica l'anno seguente come "miglior attore non protagonista" del film Noi e la Giulia.

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