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Venerdi (e non solo) previsto sciopero dei mezzi di trasporto

+++Sciopero+++

Redazione
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E' previsto per venerdì 31 marzo lo sciopero dei mezzi Atm e Autoguidovie. I milanesi dovranno affrontare possibili disagi legati a metro, bus e tram di Milano e provincia (il servizio pullman che collega la metropolitana con la provincia ne potrebbe risentire). 
Il personale delle compagnie ferroviarie (Trenord, Trenitalia e Italo) non è coinvolto in alcun modo nelle proteste, quindi i treni non dovrebbero subire conseguenze.

Ma non finisce qui perchè è prevista un'altra agitazione a distanza di pochi giorni proclamata da Osr Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Ugl Autoferro, Faisa Cisal, Orsa Tpl. Queste sigle promettono di incrociare le braccia, e lasciare a piedi la città, durante la settimana del Salone del Mobile, un periodo clou per la mobilità milanese.

Nel corso della stessa giornata dovrebbe incrociare le braccia anche il personale dell'azienda Autoguidovie, in tutta la regione Lombardia. Anche in questo caso è il ministero ad anticipare la notizia. La protesta è stata proclamata dall'organizzazione sindacale Osr Faisa Cisal. Avrà una durata di 4 ore, dalle 18 alle 22. Come di consueto i disagi per i passeggeri che usano la linea di bus dipenderanno dall'effettiva adesione del personale.

Sul versante Atm la situazione ancora non è certa. Sul sito del ministero si legge che la protesta è di 24 ore ma bisogna specificare che, trattandosi di una sola sigle sindacale, l'adesione da parte dei lavoratori probabilmente non sarà massiva e che comunque ci sono le fasce orarie di garanzia, ancora non pubblicate sul portale dell'Azienda dei trasporti Milanesi.

A spiegare le ragioni dell'agitazione è stata la stessa sigla Al Cobas in un comunicato: "Già nel 2021 scrivevamo così: «Parliamoci chiaro, l’ennesimo piano di assunzioni presentato da Atm è una farsa». Il direttore generale di Atm lamenta la mancanza di candidati per le assunzioni di conducenti e operai addossando tutta la responsabilità al carovita. Vero, ma un conducente neoassunto guadagna circa 1.200 euro al mese, nonostante la riconosciuta gravosità del lavoro, la professionalità, le pesanti responsabilità civili e penali, la flessibilità dei turni - che arrivano a impegnare il lavoratore 14 ore al giorno -, il lavoro domenicale, festivo e notturno, l‘insicurezza del e sul lavoro".

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