"Ho firmato per evitare lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico che avrebbe paralizzato l'Italia venerdì prossimo. Ho il diritto, anzi il dovere, di garantire la mobilità e l'utilizzo dei mezzi pubblici a 20 milioni di lavoratrici e lavoratori italiani e sono orgoglioso di averlo fatto" queste le parole di Matteo Salvini (vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti) sull'imminente sciopero che interesserà i trasporti. "Il diritto allo sciopero - aggiunge Salvini - per chiedere salari più adeguati non si tocca, ma di quattro ore e non di 24 ore perché, nel penultimo venerdì di lavoro prima di Natale, bloccare il Paese sarebbe stata una follia".
Sono stati i sindacati di base ad aver proclamato 24 ore di astensione dal lavoro e, fallito un tentativo di mediazione al ministero, hanno tirato dritto. Ma l'ordinanza del ministro riduce la durata della protesta a quattro ore. L'Unione sindacale di base Usb, al termine del confronto al ministero, ha annunciato che disubbidirà , scioperando per 24 ore. Saranno rispettate fasce di garanzia per i servizi essenziali. Inoltre i sindacati si rivolgeranno al Tar per sospendere l'ordinanza e chiederanno un incontro urgente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per capire se l'aggressione al diritto di sciopero è "volontà comune di tutto il governo".
Diverse sigle sindacali hanno preannunciato anche altre iniziative di lotta come bus lumaca, a partire da venerdi 15 dicembre. I sindacati di base, insieme a movimenti sociali e studenteschi, saranno anche in corteo a Roma il 15 a difesa del diritto di sciopero con una manifestazione che partirà alle 17 da Piazzale Aldo Moro per concludere sotto le finestre del ministero a Porta Pia.