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Altro mese, altro sciopero dei mezzi

sciopero

Redazione
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E' stato indetto per domenica 7 luglio uno sciopero del trasporto pubblico locale a livello nazionale come da comunicazione del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
Anche a Milano quindi metro, tram e bus Atm potrebbero essere a rischio.

A organizzare l'agitazione è il sindacato Orsa trasporto pubblico locale. Avrà una durata di 4 ore ma le fasce orarie garantite varieranno da città in città. A Milano, Atm, ancora non ha pubblicato nel dettaglio gli orari dei mezzi per la giornata. La quantità di disagi corse 'saltate', come sempre, dipenderanno dall'effettiva adesione del personale. Un dato che viene comunicato all'azienda la mattina stessa dello sciopero.

"La segreteria nazionale di Orsa Trasporti Autoferro Tpl - ha scritto in una nota - visto lo stallo in cui versa la trattativa di rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl), ha proclamato uno stato d'agitazione di tutto il personale del settore autoferrotranviario. Questa proclamazione si è resa necessaria soprattutto in considerazione delle condizioni economiche e normative applicate ai lavoratori e ha costretto le associazioni delle aziende presenti al tavolo della trattativa nazionale a un confronto davanti al ministero con la nostra segreteria".

"La nostra intenzione - spiegano - era di capire meglio quali fossero le problematiche che bloccano la trattativa del Ccnl e provare a dare un contributo utile alla ripresa del dialogo tra le parti, cosi da scongiurare l'ennesimo mancato rinnovo e favorire, soprattutto, il soddisfacimento delle aspettative dei lavoratori riguardo i temi della sicurezza in ambito lavorativo e della sostenibilità dei tempi di vita lavoro o anche del necessario aggiornamento dell'inquadramento del personale e, non per ultimo, dell'urgente adeguamento dei salari al valore inflazionistico odierno provando a recuperare quindi il potere d'acquisto delle retribuzioni perso negli anni scorsi".

"Non ci sono state date risposte soddisfacenti. A dire il vero non ci è stata data alcuna risposta se non l'indicazione dell'assoluta mancanza di volontà ad aprire qualsiasi discorso riguardante il Ccnl di settore. La sola e unica conseguenza possibile a un atteggiamento simile - attacca Orsa - è la programmazione di un percorso di protesta che porti i lavoratori a riprendere in mano le redini del proprio lavoro, divenendo protagonisti del proprio futuro attraverso scelte determinate e che possano sostenere l'idea di giustizia sociale nel settore dei trasporti. Il tempo delle parole appartiene oramai al passato, il presente degli autoferrotranvieri ha bisogno di fatti concreti, di reazioni immediate all'indifferenza istituzionale e, in parte, sindacale".

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