Da Sestodemocratica di Sesto San Giovanni riceviamo e pubblichiamo:

"Dopo l'uccisione dell'autore della strage di Berlino è partita la canea contro la costruzione in via Luini del Centro Islamico come cavallo della campagna elettorale per solleticare la pancia degli elettori e diffondere l'insicurezza e la paura.

Bene ha fatto la Sindaca Monica Chittò a ribadire che Sesto è un esempio di integrazione e di dialogo con le comunità di origine non italiana e religiose, in particolare con quella musulmana, e bene ha fatto a ribadire che la costruzione del Centro Islamico è frutto di una lunga concertazione in accordo con la Prefettura e che non esiste nulla di irregolare nemmeno nella struttura provvisoria installata in via Luini.

Bene fanno le forze dell'ordine ad aumentare i controlli e gli apparati investigativi a scavare nei motivi che hanno portato, sembra quasi assodato solo di passaggio, Amri nella nostra città; desta perplessità invece il fatto che non avendo argomentazioni concrete da parte di molti si richieda il "ridimensionamento" del progetto del Centro, quasi che l'eventuale presenza di elementi radicalizzati si possa combattere togliendo loro qualche metro quadro.

Il cammino dell'integrazione e della convivenza si basa sul dialogo e sull'impegno di tutte le parti in causa, cosa che in una Città che ha accoglienza e dialogo nel suo dna è possibile ed è già in atto.

Alzare il livello di guardia non può significare aprire una sorta di caccia alle steghe, ma fidarsi e collaborare con le forze dell'ordine e proseguire nella strada sin qui seguita con ancora maggiore impegno".

Giampaolo Pietra
Coordinatore Sestodemocratica
Sesto San Giovanni