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Di Stefano: Reddito di cittadinanza e baratto amministrativo, così restituirò dignità e lavoro a chi si trova in difficoltà ed è stato abbandonato dall’amministrazione

Redazione
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Di Stefano: Reddito di cittadinanza e baratto amministrativo, così restituirò dignità e lavoro a chi si trova in difficoltà ed è stato abbandonato dall’amministrazione


Fra le principali accuse che si possono muovere all’amministrazione Chittò, vi è sicuramente l’incapacità di creare nuove opportunità di lavoro. Lo dichiara Roberto Di Stefano candidato sindaco per il centrodestra: Un’incapacità che ha ridotto alla disoccupazione o alla sottoccupazione molte famiglie sestesi, buona parte delle quali hanno scelto di lasciare la città, con un conseguente calo demografico.

Se i prossimi amministratori non saranno in grado d’invertire questa tendenza, c’è il serio rischio che nel giro di dieci anni ci troveremo davanti a una Sesto malata terminale.

Trovo che i progetti di “reddito di cittadinanza” e “baratto amministrativo”, dichiara il candidato Sindaco per il centrodestra, Roberto Di Stefano, siano due ottime idee per riavviare l’occupazione in città ed evitare politiche sociali a cascata che tanto gravano sul welfare cittadino.

A patto ovviamente siano utilizzati per sottrarre le persone in difficoltà dalla marginalità, aiutandole economicamente, mentre le si riqualificano e avviano ad un altro lavoro. Evitando insomma che questi aiuti scadano nel mero assistenzialismo.

“Sesto S.G. in questi anni, ha subito la crisi economica facendo emergere un’incapacità nel gestire l’ordinario – spiega Di Stefano – occorre investire risorse ed energie per migliorare ed estendere l’assistenza rispondendo con misure concrete alla crisi. Dobbiamo però superare la logica dell’emergenza e costruire soluzioni eque e solidali a prova di futuro.

Tra le nuove povertà e le nuove migrazioni, Sesto deve continuare a essere città dell’inclusione sociale e a costruire un sistema di welfare che vede la società e i cittadini attori nella costruzione e promozione dei diritti, in un sistema di collaborazione tra pubblico e privato. Un sistema che punta sulla dignità e il riscatto della persona anche attraverso l’inserimento di un reddito minimo di cittadinanza per aiutare chi vive un momento difficile e deve ripartire.

Abbiamo previsto nel nostro programma di governo incentivi per attrarre nuove aziende sul territorio sestese alle quali sottoporremo percorsi di collaborazione con il Comune per formare ed assumere coloro che godranno del reddito di autonomia.

Intendiamo proseguire verso un welfare capace di creare le condizioni per generare sviluppo economico, civile e culturale della comunità, parte fondante di una strategia di sviluppo inclusivo. Avrà la priorità chi ha perso il lavoro ed ha figli a carico, gli over 50 e i giovani.

Chi non può pagare l’affitto della casa o le tasse locali potrà impegnarsi in servizi di pari importo al servizio della comunità come la pulizia delle strade, il taglio del verde, l’imbiancatura delle scuole e piccole attività di ristrutturazione delle case popolari.

La stessa comunità – conclude Di Stefano -, ne beneficerebbe, fornendo un aiuto sostanziale alle famiglie che vivono un disagio sociale e restituendo dignità ai cittadini che hanno perso il lavoro”.


 

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