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Cibo e psiche

Parlando di salute con il dott. R. Moraca

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Il cibo è dotato di profondi significati emotivi e relazionali perché rappresenta, sin da quando nasciamo, un elemento che media la nostra relazione con il mondo. L’aspetto fisiologico e psicologico del cibo non si può distinguere nettamente anche se esso è al centro della nostra identità. Innegabili poi sono i condizionamenti culturali e meccanismi psichici automatizzati.
 
Bisogna essere consapevoli di ciò che mangiamo scegliendo cibi che appartengono al nostro retroterra culturale per essere più appagati. Il cibo può essere da tramite per dedicare più tempo a noi stessi ed alla nostra salute. Il cibo ha sia un significato emotivo che relazionale ed è al centro della nostra identità: “Noi siamo il cibo che mangiamo” e ci dà un nesso tra amore e piacere facente parte predominante della nostra vita affettiva.

Il cibo può diventare terapia stimolando le endorfine dandoci soddisfazione, premio e consolazione; lo si può quindi considerare come un amico. Se lo si vede come un nemico da aggredire nei disturbi alimentari, può divenire un incubo.

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