Da Fondazione Comunitaria Nord Milano riceviamo e pubblichiamo:
L'incontro promosso da Fondazione Comunitaria Nord Milano nell'ambito del Festival Generazioni - organizzato da Fondazione Auprema e Uniabita a Cinisello Balsamo - ha rappresentato un momento significativo per riallacciare il filo delle esperienze maturate nel territorio nell'ambito della piattaforma Nord Milano Solidale. Un laboratorio vivo di collaborazione che, negli ultimi anni, ha saputo intrecciare visioni e ruoli diversi – pubblico, privato, terzo settore – all'interno di un orizzonte comune: quello di costruire un welfare territoriale capace di rispondere in maniera integrata e partecipata ai bisogni sociali emergenti.
La piattaforma si configura come un esempio concreto di co-produzione delle politiche sociali: un welfare che coinvolge attivamente diversi attori, valorizzando la pluralità dei soggetti in gioco e la mobilitazione di risorse diffuse. In questo senso, i riferimenti condivisi – valori, strategie e obiettivi – diventano il collante che permette a soggetti diversi di agire in maniera coordinata, pur mantenendo ruoli specifici. Uno degli aspetti emersi con forza nel confronto riguarda il coinvolgimento attivo dei cittadini, chiamati non solo a beneficiare dei servizi ma a diventare parte integrante della loro costruzione. La logica partecipativa diventa così un fattore decisivo di coesione sociale, aprendo spazi di responsabilità diffusa e di cittadinanza attiva. Una partecipazione, tuttavia, da non dare per scontata, ma da costruire con attenzione.
Allo stesso tempo, è stato ribadito il ruolo chiave del Terzo Settore, capace di fare da ponte tra istituzioni pubbliche e mondo privato, valorizzando prossimità , ascolto e capacità di innovazione sociale. La sfida è quella di recuperare le coordinate complessive del welfare territoriale e di rafforzare la funzione di collettore del sistema collaborativo della piattaforma, orientando e canalizzando risorse che, se rimangono disperse, rischiano di perdere efficacia.
Tra i punti di attenzione segnalati emergono quattro dimensioni cruciali: il carico che grava sugli attori della rete, da distribuire e gestire in maniera equa; l'ascolto, inteso come strumento per mantenere vivo il legame di fiducia tra i diversi soggetti; la manutenzione delle reti, indispensabile per non disperdere capitale sociale; e la regolazione dei conflitti, inevitabili in contesti plurali, ma che possono trasformarsi in occasioni di crescita se gestiti con responsabilità e mediazione.
Un ulteriore fronte di riflessione riguarda la necessità di collegare le politiche pubbliche e quelle private, non solo in termini di partenariato, ma a partire dalle stesse policy aziendali, chiamate a integrare dimensioni di sostenibilità sociale, benessere dei lavoratori e responsabilità comunitaria.
Come ha sottolineato Pierluca Borali, Segretario Generale della Fondazione Comunitaria Nord Milano: "Il nostro compito non è semplicemente sostenere iniziative, ma tessere un sistema di relazioni in cui istituzioni, imprese, terzo settore e cittadini possano riconoscersi. Solo così il welfare territoriale diventa realmente generativo e capace di reggere le sfide del futuro".
La traiettoria futura del lavoro della Fondazione si muove esattamente in questa direzione: rafforzare le connessioni, promuovere l'integrazione delle politiche e continuare a investire nella capacità di fare rete. Perché il valore aggiunto di un welfare comunitario non si misura solo nei servizi erogati, ma soprattutto nella qualità delle relazioni che sostiene e nel capitale sociale che riesce a mobilitare.