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"BALBUZIE: CAUSE, CONSEGUENZE E COME SUPERARLA" - lunedi conferenza a Sesto

Evento a Sesto

Redazione
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Capita a tutti, nel corso della vita, di sperimentare inceppi o ripetizioni. Questo accade, magari, in situazioni in cui si è molto coinvolti a livello emotivo, durante un discorso in pubblico o in momenti di rabbia e di collera. Per chi balbetta, queste interruzioni o disfluenze sono molto più frequenti, più gravi e vissute in modo molto più frustrante.

A tale proposito, l’Hotel Abacus di Sesto San Giovanni ospiterà, lunedì, 17 aprile la conferenza informativa tenuta dalla dott.ssa Chiara Comastri. «La letteratura attualmente considera la balbuzie come un disturbo del neurosviluppo, complesso e multifattoriale» spiega la dott.ssa Comastri - Psicologa ex balbuziente, ideatrice del metodo Psicodizione, tra le maggiori esponenti italiane con esperienza ventennale nel trattamento della balbuzie - «sul quale agiscono fattori fisiologici, linguistici, psico-emotivi e ambientali. In alcuni casi, scompare durante l’infanzia, in altri diventa persistente e si prolunga anche nell’età adulta» continua «La persona che soffre di balbuzie persistente sa esattamente quello che vuole pronunciare, ma sa altrettanto chiaramente che ci sarà un suono o una parola che non riuscirà a dire. Pertanto, la disfluenza che gli altri avvertono non è altro che la migliore soluzione che la persona ha trovato in quel momento per risolvere il problema e superare la preoccupazione percepita nel pensiero nel pronunciare un certo suono» conclude.

Come incide la balbuzie sulla qualità della vita di una persona?
La balbuzie può condizionare pesantemente la qualità della vita della persona che ne soffre. La reale difficoltà di comunicare può portare chi balbetta a chiudersi in sé stesso, a porsi dei limiti in ambito formativo e lavorativo rinunciando, ad esempio, a scegliere il percorso di studi più affine alle proprie inclinazioni, ad incarichi prestigiosi o di responsabilità in cui dovrebbe esporsi ed essere assertivo, oppure a creare forti limitazioni nella vita privata e sociale.

Si può intervenire per superare la balbuzie?
Qualsiasi siano le cause che hanno provocato la balbuzie è certamente possibile intervenire ed affrontare questo disturbo lavorando su due piani: inizialmente sull’aspetto di rieducazione più tecnico, fornendo strumenti per far tornare la persona causativa nel creare i propri suoni e pronunciare ogni parola con la massima sicurezza. Parallelamente agendo sull’aspetto emotivo e di gestione del dialogo interno, attraverso esposizioni graduali all’ansia in cui le persone riabilitano le proprie competenze comunicative vivendo situazioni che incontrano nella propria quotidianità. Spesso, infatti, chi balbetta tende a crearsi una serie di protezioni che pian piano lo ingabbiano in uno spazio relazionale sempre più stretto, fino a limitare ogni area della sua vita, sociale, di studio o lavorativa. Il lavoro di riabilitazione deve poter consentire alla persona di non avvertire più la sensazione del blocco anticipatorio che si manifesta in mente ed insegnare ad utilizzare l’ansia e l’emotività a proprio
vantaggio, potenziando le abilità comunicative personali e l’autostima. Il trattamento può essere affrontato a qualsiasi età: prescolare, scolare e adulta. Sono davvero molte le persone che avendo superato la balbuzie in seguito al percorso di riabilitazione, hanno modificato la considerazione che avevano di loro stesse e hanno compiuto scelte importanti che non avevano osato fare in precedenza: cambiare facoltà universitaria e lavoro o intraprendere quello per cui erano davvero portate e a cui avevano rinunciato.

La conferenza informativa
L’incontro, a ingresso gratuito, si terrà a Sesto San Giovanni (Hotel Abacus) alle ore 18.30 ed avrà proprio l’obiettivo di approfondire tale tematica. L’ausilio di video e testimonianze consentirà, inoltre, di essere guidati nella comprensione di quali siano le cause che danno origine al blocco, quali siano i meccanismi interni e psicologici coinvolti in chi balbetta e cosa sia possibile fare per superare l’inceppo. Sarà possibile porre domande dirette alla dott.ssa Comastri e confrontarsi sulle specifiche situazioni.
È gradita la prenotazione per facilitare la preparazione del materiale che verrà messo a disposizione dei partecipanti: 011 0466223 o il 327 4915008 oppure scrivere a info@psicodizione.it

 

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