Eccoci ad un altro appuntamento con la rubrica Attitude for Music.
Sono lontanissimi i tempi in cui scorrazzava per Bologna a bordo della sua 50 Vespa Special con i membri del suo gruppo, i Lunapop.
Oggi, a 15 anni di distanza, Cesare Cremonini è un giovane uomo che ha intrapreso la strada dell'introspezione, condizione non fondamentale ma importante per essere un cantautore di spessore.
E i risultati, fino ad oggi, gli stanno dando ragione.
“Logico” è il suo sesto album, il quinto da solista.
L'impressione è che Cremonini abbia destrutturato il suo modo di comporre cercando di ottenere un suono diverso.
Ma non bisogna lasciarsi ingannare: se, inizialmente, le canzoni paiono difficili da assimilare, il risultato cambia man mano che si prende confidenza col disco.
Si insinua, fino ad entrare nella sfera più intima dell'ascoltatore.
Un discorso diverso meritano le lyrics: l'ex Lunapop si riconferma un autore fresco e mai banale, capace di mettere insieme parole una dopo l'altra ed incastrarle come i tasselli di un puzzle di facilissima risoluzione, rendendolo riconoscibilissimo e unico nel panorama dei cantautori di nuova generazione.
La radiofonica titletrack “Logico #1” la conosciamo già molto bene, grazie nuovo spot pubblicitario del Cornetto Algida, ma vi sono altre chicche: “Greygoose”, che rispolvera l'anima più leggera ed ironica di Cesare o “Fare e Disfare”, ballad che costituisce l'ideale traghettatrice tra “La teoria dei colori” e “Logico”.
Tuttavia, l'episodio migliore è senza dubbio “Se c'era una volta l'amore (ho dovuto ammazzarlo)”, che trae ispirazione dall'omonimo libro di Efraim Reyes Medina “C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo”. Brano molto malinconico, disilluso e struggente che parla della fine di un amore, si rifa alla separazione dei genitori di Cremonini.
“Logico” è un album maturo, complesso, forse senza tormentoni ma dall'impatto emotivo devastante. Uno di quei dischi che, quando te ne innamori, non lo lasci più.
Ti aspetto presto nella mia rubrica Attitude for Music !!!
