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Concerto Elio e Le Storie Tese - Milano, 3 luglio 2014

Recensione del concerto di Elio e Le Storie tese All'Alfa Romeo City Sound

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Caro lettore, benvenuto ad un nuovo appuntamento con Attitude For Music. Stavolta, parleremo del concerto che Elio e Le Storie Tese hanno tenuto pochi giorni fa, giovedì 3 luglio.

Elio e Le Storie Tese hanno scelto come quinta tappa del loro Neverending Tour la loro città, ovvero Milano. Ad ospitarli, il festival estivo Alfa Romeo City Sound, che si tiene all'ippodromo di San Siro.

L' occasione è di quelle importanti, che richiama migliaia di fan e non solo per assistere ad una performance che non può chiamarsi esclusivamente concerto. Ciò a cui danno vita Elio E Le Storie Tese, in effetti, è un viaggio spassosissimo che alterna musica di ottima fattura e ironia dissacrante dalla quale nessuno è immune.

Come già successo, purtroppo, Rocco Tanica è il grande assente, mancando ancora una volta l'appuntamento alle tastiere. A sostituirlo, fortunatamente,, ci pensa Vittorio Cosma, grande musicista e compositore italiano che, per l'occasione, assume l'identità del mancato parrucchiere Carmelo, servendo sul piatto d'argento delle battute perfette a Elio.

Nella setlist non mancano pezzi storici quali Gimmi Ilpedofilo, Milza e Servi Della Gleba,  ma c'è posto anche per i successi più recenti come Storia di Un Bellimbusto, Complesso del Primo Maggio e La canzone mononota, presentata come “un brano che abbiamo portato a un concorso di canzoni”, riferendosi non troppo velatamente al secondo posto ottenuto a Sanremo 2013.

T.V.U.M.D.B è immancabile e , fra tutti, è il pezzo che suscita il maggior numero di emozioni: dalle citazioni divertenti sul "bomba dei Take That" al pathos emotivo conclusivo grazie all'assolo di sax di Paolo Panigada, meglio noto come Feiez, , scomparso a soli 36 anni nel 1998 a per un aneurisma.


Paola Folli, presenza fissa femminile nei concerti di Elio E le Storie Tese da diversi anni, si riconferma la scelta ideale da affiancare alla voce baritonale di Elio ma non solo: durante il concerto si viene a conooscenza del lato comico della cantante, facendola risultare perfetta nel ruolo di spalla canora di Stefano Belisari (nome all'anagrafe di Elio).


Ultime ma non meno importanti le interpretazioni di Mangoni, che conferiscono un'impronta surreale al tutto: dal cubista in tutina rosa con tanto di boa di struzzo su “Born to be Abramo” all'impersonificazione di un Elvis Presley abbastanza improbabile, definito vittima sacrificale ne “Il rock and roll”, sono un elemento imprescindibile che rende ogni esibizione degli EELST unica ed inimitabile.


Poco meno di 120 minuti in cui la band milanese non si risparmia, divertendosi e intrattenendo il pubblico, regalando forse una delle migliori esibizioni di sempre.


 

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