E' uscito "Uh Oh", il nuovo disco di Patrick Watson: 11 nuove canzoni che vedono Watson riflettere sull’idea che la vita sia una serie di "uh oh": quella piccola espressione che usiamo di fronte a tutto, dagli incidenti dell’infanzia fino alle nostre ansie più profonde. Per Watson questa frase è riaffiorata quando si è trovato di fronte al più grande "uh oh" che un cantante possa affrontare: la perdita della voce. Non sapendo se e quando avrebbe potuto tornare a cantare, il nuovo album ha preso una direzione diversa: una raccolta di collaborazioni con amici e sconosciuti, artisti di cui desiderava sentire la voce. Uh Oh rappresenta la visione che Watson ha inseguito per tutta la vita, la sintesi di 20 anni di esplorazioni musicali ed esperienze vissute, che gli hanno permesso di trasformare i film che aveva nella sua testa, nei suoni e nelle parole che ora ci avvolgono.
La maggior parte dei brani di Uh Oh vede Watson affiancato dalla sua band – i compagni di lunga data, il collaboratore e polistrumentista Mishka Stein, Olivier Fairfield e la cantante Ariel Engle (a.k.a. La Force) – insieme a un ospite speciale per ogni canzone: dalle voci iconiche che ha ammirato per anni (come Martha Wainwright) a quelle scoperte per caso su Instagram (come Solann); da un’artista amatissima in Québec (Klô Pelgag) a fenomeni internazionali (MARO, Hohnen Ford, November Ultra); da una pop star vincitrice di un JUNO Award (Charlotte Cardin) a una vincitrice del premio Félix (Anachnid), fino a un’amica conosciuta quando lavorava al bancone di un bar del quartiere (Charlotte Oleena).
“Every singer has these different magical powers on this record, and each song kind of represents that,”, ha affermato Patrick.
Watson ha già condiviso quattro brani tratti da Uh Oh: “The Wandering” con l’artista portoghese MARO, “Silencio” con la cantautrice francese November Ultra, “Gordon in the Willows” con la connazionale di Montréal Charlotte Cardin, e “Peter and the Wolf”, pubblicato in occasione dell’annuncio dell’album lo scorso 4 giugno.
“Silencio” è stato il primo assaggio di questo nuovo progetto, nel quale Watson ha rivelato per la prima volta la perdita della sua voce e, tra le varie scoperte, la forza del silenzio. È stato registrato al Rubin Alterio Studio, un vecchio loft d’artista a Parigi. “Gordon in the Willows” è nato e stato registrato insieme a Charlotte Cardin in un piccolo villaggio sul lago in Québec e, in occasione della sua uscita lo scorso inverno, i due lo hanno presentato con un’esibizione a sorpresa in cima al Mont Royal di Montréal. Ispirato ai fantasmi di New Orleans, “Peter and the Wolf” è stato accompagnato da un video mozzafiato diretto da Patrick Watson e SAM WOY, girato nelle campagne del Québec.