Costretti alla corsa lavorativa e a ritmi incalzanti della società, spesso siamo costretti ad organizzare spazi e tempi, lontani dai nostri affetti. Sempre più comune diventa l’esigenza di lavorare a chilometri di distanza da quello che è il nostro partner. New York, Miami, Singapore, Roma sono così facendo, il concentrato di persone che non hanno più il contatto fisico dell’altro; bisogna allora accontentarsi di gestire la propria relazione con le tecnologie dell’era contemporanea.
Una tecnologia per certi versi amica perché ci permette di parlare, ascoltare, vedere in un video il beato amore. Il risvolto della medaglia riguarda la gestione delle dinamiche psicologiche che si vengono a creare a causa della mancanza della persona con la quale abbiamo un legame. Come per magia tutto somiglia ad un trucco illusionistico, è sufficiente collegarsi a skype, a facebook, fare una video chiamata che nell’immediatezza si visualizza quel volto, quel sorriso di cui tanto abbiamo bisogno. Ma proprio come in un trucco la realtà è ben diversa, in quanto, è necessario fare i conti con il bagaglio di intoppi, omissioni, scarnificazioni, ossessioni, e chiarificazioni comunicative a cui spesso si incorre quando si intraprende una relazione di questo tipo. La gestione di una buona comunicazione non è solo l’unico fantasma che si aggira attorno a tale legame; vi sono altri tasselli da scoprire quali la fiducia, la sincerità, la gelosia.
Questi cardini fondamentali sono e saranno sempre presenti anche in una relazione non a distanza; di sicuro però, assumono un peso diverso quando il partner con cui ci si confronta non è dinanzi a noi e non lo viviamo in pienezza. Proprio perché lontani, a volte si evitano chiarimenti che possono indurre a discussioni, litigi, a silenzi. Tuttavia può manifestarsi anche il contrario: tutto è motivo fondamentale per instillare un ragionevole dubbio nella nostra mente, per cui il controllo, l’ossessione, la possessione, la gelosia affiorano. La distanza di un amore è il nuovo “core” delle relazioni contemporanee, si vive lontani ma con il cuore si ha l’esigenza e la volontà di essere vicini. Essere sostituiti da qualcun altro è il maggiore timore di chi vive una relazione in lontananza; tale paura può evolvere e trasformare la “normale gelosia” in ossessione.
La gelosia nel grado di manifestazione equilibrata, non genera problematiche all’interno delle relazioni; le complicazioni sorgono quando diventa patologica, vale a dire, nel momento in cui nasce da ansie che non hanno un riscontro oggettivo con la realtà. Allora le reazioni alla gelosia corrispondono al controllo compulsivo su qualsiasi azione del partner, con le dovute punizioni e allontanamenti. La gelosia entra in scena nei contesti degli amori a distanza, attraverso modalità di azioni e reazioni subdole e complicate. Nella rete nulla è controllabile, soprattutto le identità e le relazioni sociali. Proprio a causa di questa incontrollabilità le persone gelose nella vita reale, continuano ad esserlo anche on line all’interno dei rapporti sociali che si sono costruiti, passando da atteggiamenti ossessivi a paranoidi. È sufficiente un like, una foto sbagliata o di troppo, a scatenare la paura di essere sostituiti dalla persona amata. Allo stesso tempo anche chi possiede una “gelosia normale” nelle relazioni quotidiane, può sviluppare gelosia all’interno del web, poiché, l’insicurezza causata dal non poter gestire fisicamente e in tempo reale la relazione, sfocia in timore di essere abbandonati, allontanati e sostituiti facilmente. I social network sono il portavoce del frutto marcio della gelosia patologica.
E’ giusto quindi essere gelosi in una relazione a distanza? Dal punto di vista psicologico sappiamo che l’essere gelosi e paranoici senza un riscontro oggettivo e motivato, induce le persone alla cosiddetta “profezia che si auto adempie”, vale a dire, che i timori di perdere l’altro si avverano. Le persone dinanzi a situazioni di controllo, ostilità, immaturità, dipendenza affettiva e gelosia morbosa scappano dai legami, perché reputati ossessivi e patologici ma soprattutto nocivi per la relazione creatasi e per se stessi. Quello che alla fine si cerca e si vuole è “essere amati in modo incondizionato” in una relazione di scambio seppur a distanza, fatta di confronti, di fiducia e di lealtà, un obiettivo difficile da raggiungere per molte personalità.
Dott.ssa Rossana De Crescenzo Psicologa del Lavoro, Formatrice Professionale, Orientatrice Scolastica e Professionale, esperta in Psicopatologia Forense, amministratrice del sito di consulenza on line www.psychojob.com