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Il rientro dalle vacanze: può generare conflitto interiore e portare a stress e depressione

Non sempre è così facile riprendere la routine dopo le vacanze. I motivi che generano sentimenti negativi al rientro delle vacanze

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La gestione del tempo è l’elemento principale per la ripartizione di compiti da svolgere durante la giornata. Essere organizzati probabilmente permette di assolvere la maggior parte dei doveri quotidiani. È fondamentale tra le altre cose, riuscire a svolgere delle attività di svago, culturali,  di divertimento, avere  insomma degli hobby, passioni, che permettano di distaccarci dagli eventi sistematici della settimana, quali ad esempio il lavoro. Le vacanze rappresentano il momento in cui finalmente abbiamo il diritto di dedicarci del tempo e fare ciò che ci piace di più. Tuttavia, spesso può accadere che le aspettative inerenti la vacanza programmata siano molto alte, per cui in mancanza di elementi oggettivi e positivi, ci si  sente delusi, tristi. D’altro canto può anche succedere che per quanto la vacanza sia stata rilassante e magnifica, al rientro da essa si scatenino emozioni negative dovute alla consapevolezza di dover ricominciare con le solite attività quotidiane, caratterizzate da ritmi incalzanti, soprattutto quando si vive in città. I motivi che portano all’emersione di sentimenti negativi in fase post vacanza sono da attribuire ad un vero e proprio” conflitto interiore”, in quanto, in entrambi i casi si è consapevoli del fatto che il tempo speso per se stessi e quindi, per rilassarsi e godersi la vacanza è sempre meno, rispetto a quello che si avrebbe voluto. La ripresa della vita di tutti i giorni, fatta di ostacoli, problematiche, lavoro, attiva nell’individuo picchi emozionali che scrollano l’organismo, al punto tale da ottenere una reazione. Solitamente il coinvolgimento psicologico che genera la “risposta”è provocato da un evento scatenante e stressante. Per tale ragione le reazioni  che di possono ottenere sono due:  consistono nel “fronteggiare o fuggire” dinanzi allo stimolo stressante. Lo stress non è un da sottovalutare soprattutto quando è portatore di ansia, tristezza, depressione, poiché si tende a non osservare la realtà in modo distorto e a cadere in un turbinio di sensazioni ed emozioni sempre più negativi. Al fine di non cadere nella trappola della chiusura emotiva, in primo luogo è necessario organizzare il proprio tempo nel giusto modo, per non accumulare impegni difficili e ostici al rientro delle vacanze. La consapevolezza inoltre, che la vacanza è solo una parentesi della nostra vita, che non può avere una durata infinita, permette di affrontare con più lucidità gli espedienti quotidiani. La persistenza in fase post vacanza di emozioni e sentimenti negativi, solitamente dovrebbe far riflettere sulle cause che innescano tipologie di comportamento e reazioni psicologiche. Questo significa che, con il tempo,  il minimo cambiamento collocato fuori dall’attività quotidiana può scombussolare e creare difficoltà nel recupero di azioni giornaliere. Le ragioni sono da osservare a monte, ovvero, non da conferire all’esperienza della vacanza o alla fase da rientro sempre più traumatizzante;  ma probabilmente allo stile di vita che si conduce, il quale non è perfettamente in linea con ciò che davvero si desidera.  Dinanzi ad alcuni eventi della vita si può reagire in modo diverso, pur conducendo la stessa esperienza, questo perché con il tempo, consciamente o inconsciamente le necessità e i bisogni individuali cambiano. Il cervello sistematicamente lancia dei segnali e delle richieste d’aiuto, attraverso reazioni psicologiche precise. Imparare ad ascoltare tali reazioni psicologiche ed emotive è il primo passo, per effettuare un cambiamento e comprendere come intraprendere percorsi di vita differenti, volti al nostro benessere psicofisico.

Dott.ssa Rossana De Crescenzo  Psicologa del Lavoro, Formatrice Professionale, Orientatrice Scolastica e Professionale, esperta in Psicopatologia Forense, amministratrice del sito di consulenza on line   www.psychojob.com e delle piattaforme di libera informazione www.tooup.com e www.eating.bio

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