La mania del selfie non ha fine. Sul web impatta una nuova moda che ha origini dal Giappone: si tratta del trend che trae vocazione dai famosi cartoni animati ”anime”. E’ il “selfie challenge” attraverso cui si utilizza il dito per coprire le parti intime. Insomma un autoscatto stravagante e discutibile a causa del quale le nudità non compaiono chiaramente, ma vengono nascoste con giochi di prospettive e soprattutto dal proprio dito. I giovanissimi sono pronti a sfidarsi pur di raggiungere popolarità sui social. Chi sono coloro che seguono costantemente e con accanimento le mode virtuali del momento?
- Gli esibizionisti cronici. Questi giovani e giovanissimi farebbero di tutto pur di apparire sul web. Raccolgono le critiche della gente e i giudizi perché anche attraverso questo canale non sempre positivo, possono godere di una “momentanea visibilità”. Spesso chi diventa proagonista dei trend socio virtuali, perde il senso della realtà e concentra le proprie energie ed attenzioni sul mondo web, sviluppando vite parallele di compensazione interiore;
- Il narcisista contemplativo. Questo è il caso dei giovani che fanno del proprio corpo una promozione sociale, ovvero ostentano la bellezza ed il fisico per trarre stima e riconoscimento dai pari. Con la selfie mania possono mettere in mostra le proprie peculiarità corporee pur non facendo trasparire le parti intime. Sono meticolosi e precisi nell’evidenziare ciò che vogliono, quindi il consenso degli altri è fondamentale per la propria autostima;
- Il burlone di turno. Solitamente chi si affaccia per la prima volta al selfie mood lo fa a scopo goliardico, per gioco, sperimentando l’emozione di una situazione nuova da gestire.
Inconsapevoli del potere dei social media e quindi del web, questi possono decidere di continuare l’avventura soprattutto nel momento in cui, si rendono conto che oltre al divertimento possono riscuotere successo. La popolarità tra gli adolescenti è fondamentale perché supporta l’Io ed incrementa l’Ego. Farsi accettare dal gruppo dei pari è indispensabile, anche se ciò comporta delle scelte e delle azioni incoscienti.
In rete tutto ciò, oltre a dare origine ad un primo accoglimento supportato principalmente da curiosità, si nota sbigottimento, disorientamento e perplessità nell’osservare la diffusione dilagante di tali trend senza che vi sia una presa cosciente dell’atto compiuto. Una domanda è lecito porsi:
Il 1fingerselfiechallenge è allora solo un’altra moda distruggente che rende i giovani completamente disorientati nella società?
Dott.ssa Rossana De Crescenzo Psicologa del Lavoro, Formatrice Professionale, Orientatrice Scolastica e Professionale, esperta in Psicopatologia Forense, amministratrice del sito di consulenza on line www.tooup.com; www.eating.bio; www.psychojob.com; www.elezioni.org