Umberto Boccioni è stato uno dei più importanti pittori e scultori del 900 dell’avanguardia futurista, dal 30 aprile al 30 giugno a Milano alla galleria Bottegantica, in via Manzoni 45.
Possiamo riscoprirlo sotto le vesti di un giovane pittore che stava per trasformarsi nell’artista futurista che lo ha reso famoso. Una mostra che si concentra sulle origini dell’arte di Boccioni, Il giovane Boccioni, questo il nome della mostra, racconterà un tempo in cui le sperimentazioni, le città visitate, le suggestioni, in cui lo studio sul passato si legherà a uno slancio irrefrenabile verso il futuro. Roma, Padova, Venezia, Milano, sono alcune delle tappe toccate in questo periodo dal giovane artista, che si sposta lungo tutta Italia, viaggia alla volta di Parigi o della Russia. In ognuno di questi luoghi il giovane pittore troverà maestri, compagni di strada, illustri capolavori da cui prendere spunto o novità artistiche capaci di infiammare l’immaginazione.
Nel suo universo i venti di rinnovamento che percorrono l’arte europea incontrano la tradizione classica rinascimentale, mentre alla pratica della pittura, si affiancano interessanti esperimenti nel campo dell’incisione. Dal maestro Giacomo Balla, di cui Boccioni frequentò la scuola di nudo a Roma, a Gaetano Previati, Giovanni Segantini, gli influssi che colpiscono il giovane artista sono tanti e variegati. Lo scopriremo meglio da Bottegantica, tra nuove forme di paesaggio e ritratti di grande espressività - come il celebre Madre malata del 1908 - grafiche e oli,
trame divisioniste, visioni simboliste, pennellate impressioniste.
Il racconto della mostra si conclude con il trasferimento di Boccioni a Milano dove, anche grazie a lui, il Futurismo sarà presto pronto a esplodere. Ma questo successe dopo.