Le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo fino al 27 marzo 2022, accolgono una sorprendente esposizione sul fenomeno internazionale del Grand Tour. Dipinti, sculture, oggetti d’arte, provenienti da importanti collezioni nazionali ed estere e allestiti in un suggestivo dialogo, intendono riproporre, in una mostra di grande attualità, l’immagine dell’Italia amata e sognata da un’Europa che si riconosceva in radici comuni di cui proprio il nostro Paese era stato per secoli il grande laboratorio. Sono esposte opere dei principali artisti del tempo come Piranesi, Valadier, Volpato, Canaletto, Panini, Lusieri, Hubert Robert, Jones, Wright of Derby, Hackert, Volaire, Ducros, Granet, Valenciennes, Catel, Batoni, Ingres, le due pittrici Vigée Lebrun e Angelica Kauffmann. Nella rassegna milanese particolare rilievo assumono i luoghi (le città tradizionali come Venezia, Firenze, Roma e Napoli, e i borghi storici) e i paesaggi (dalle Alpi, al Vesuvio, all’Etna). La meta principale del Grand Tour è stata certamente Roma, la città universale ed eterna, prima capitale dell’antichità e poi della cristianità, dove si venivano a studiare i segreti e i canoni del bello, depositato non solo nei marmi antichi ma anche nei capolavori del Rinascimento e del Classicismo seicentesco.
Con il termine Grand Tour ci si riferisce al viaggio di istruzione e di formazione in Italia che, principalmente tra Settecento e Ottocento, ha coinvolto non solo le élite europee, ma anche uomini di chiesa, letterati, musicisti e artisti provenienti dall’Europa, dalla Russia, e poi dall’America, spinti da motivi professionali, per cui questa esperienza di viaggio diventava un’occasione di arricchimento e di svolta nella loro carriera. Si ritrovarono tutti a percorrere la penisola affascinati dalla varietà e dalla bellezza del nostro territorio ancora intatto e così diverso, da quello dei loro paesi d’ origine, dalla storia e dalla maestosità delle nostre città, dai monumenti e dalle opere d’arte che facevano allora, come oggi, del nostro paese una sorta di meraviglioso museo diffuso.
Lungo il percorso espositivo incontriamo quelle opere, tra paesaggi, vedute, ritratti, scene di vita, commissionate o acquistate dai collezionisti stranieri che intendevano portare con sé il “sogno d’Italia”. Tra Neoclassicismo e Romanticismo artisti italiani e stranieri, mai così numerosi sul nostro suolo, hanno esplorato luoghi e monumenti, hanno incontrato e ritratto persone, restituendoci nelle loro opere un’esperienza irripetibile. L’esposizione è curata da Fernando Mazzocca con Stefano Grandesso e Francesco Leone.