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UNA MOSTRA DI SIRONI AL MUSEO DEL NOVECENTO

Dreaming of art

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Il Museo del Novecento di Milano presenta “Mario Sironi - Sintesi e grandiosità”, una grande e approfondita retrospettiva che ripercorre l’opera del Maestro a sessant’anni dalla morte. La mostra, in programma fino a marzo 2022, è curata da Elena Pontiggia e Anna Maria Montaldo, direttrice del Museo del Novecento, in collaborazione con Andrea Sironi-Strausswald e Romana Sironi.

Oltre cento le opere esposte, che ne ricostruiscono l’intero percorso artistico: dalla giovanile stagione simbolista, all’adesione al futurismo; dalla metafisica, alla pittura monumentale degli anni Trenta; fino al secondo dopoguerra e all’ Apocalisse  dipinta poco prima della morte. La mostra si estende anche nelle sale dedicate all’artista del Museo stesso e della Casa Museo Boschi Di Stefano, si avvale di prestiti dai maggiori musei italiani tra cui la Pinacoteca di Brera, Ca’ Pesaro e la Fondazione Guggenheim di Venezia, il MART di Trento e Rovereto e da collezioni private, riunendo così in un unico contesto i lavori più significativi di Sironi.

Ampiamente rappresentato in mostra è il ciclo dei paesaggi urbani, il tema più famoso di Sironi, che acquista intensità dopo il suo arrivo a Milano nel 1919.Tra questi ci sono capolavori ben noti come “Sintesi di paesaggio urbano”, 1921; “La cattedrale”, 1921; “Paesaggio urbano col tram” 1925-28. ​Sironi però è stato anche un grande interprete della figura umana; ne danno testimonianza in mostra un nutrito gruppo di opere, dipinte tra gli anni 20 e trenta tra cui, la misteriosa “Donna con vaso, il “Pescatore”, “La fata della montagna” e il doloroso “Lazzaro” del 1946, dove, per la prima volta nella millenaria iconografia del soggetto, Sironi dipinge un Lazzaro che non risorge, simbolo del crollo di tutte le sue idee, tra cui il fascismo.

Ampio spazio è poi dedicato al suo legame con la pittura murale negli anni Trenta, di cui fu teorico e interprete. Presenti, capolavori monumentali quali la luminosa “Vittoria alata”, il gigantesco studio per l’aula magna della Sapienza di Roma, il visionario “Condottiero a cavallo” (tutti realizzati nel 1935) e lo studio preparatorio, lungo quasi sei metri, della “Giustizia Corporativa” (1937-38). Il percorso nell’arte di Sironi volge al termine nelle ultime sale che documentano i drammatici anni finali dell’artista, tormentato anche dalla perdita della figlia Rossana. Ad accompagnare la mostra anche un prestigioso catalogo della casa editrice Ilisso, oltre al saggio introduttivo di Anna Maria Montaldo, direttrice del Museo del Novecento tutte le schede analitiche di Elena Pontiggia, studiosa dell’artista e autrice della prima biografia su Sironi.

Sito ufficiale: http://www.museodelnovecento.org

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