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A LECCO LA MOSTRA POETICHE- ARTE ITALIANA TRA DUE SECOLI

Dreaming of art

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Dal 1° luglio al 20 novembre il Palazzo delle Paure di Lecco e Villa Manzoni, accoglieranno la mostra Poetiche. Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento, una rassegna che documenta l’arte italiana tra Ottocento e Novecento, tra verismo sociale e simbolismo. Oltre 90 opere di artisti come Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo che segnano la storia e la società di un’epoca, raccontando un momento di transizione nell’arte italiana a cavallo tra i due secoli.

In collaborazione con il Comune di Lecco e il Sistema Museale Urbano Lecchese, il percorso si avvale di lavori presi in prestito da importanti musei ed enti pubblici e privati, tra cui il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano che presterà undici opere e il Museo della Permanente di Milano fino alle collezioni di Bper e Banca Popolare di Milano. L’esposizione ripercorre il passaggio tra i due secoli in tutta la sua complessità, con un occhio di riguardo alla situazione sociale, economica e politica dell’Italia, in un momento di progresso e crescita, ma anche di evidenti difficoltà e fragilità sociale.

Nella seconda metà dell’Ottocento si intensifica l’interesse per la questione sociale, sono gli anni delle prime organizzazioni dei lavoratori, degli scioperi, delle violente insurrezioni contadine, gli artisti descrivono i loro soggetti mostrando un’attitudine al Verismo. Allo stesso tempo però, si genera la tendenza a un approccio spirituale; questo aspetto trascendente che richiama il Simbolismo, è protagonista della ricerca di molti artisti, i cui lavori rimangono spesso in bilico tra i due universi: il verismo, quindi la realtà, e la visione, la via trascendente. Se il tema sociale del lavoro, visto nei suoi aspetti sociali, si potranno osservare anche delle scene pastorali di Giovanni Sottocornola, di Plinio Nomellini e Ambrogio Alciati.

Opere come “L’acquaiolo” o la “Raccoglitrice di cavoli” guardano a intime scene di raccoglimento, processioni, paesaggi con piante. La pittura di paesaggio invece affronta il divisionismo con toni sempre più visionari, si fanno strada le opere di Angelo Morbelli, Emilio Longoni, o Giuseppe Pellizza da Volpedo, d’altro canto, i sogni e le visioni di Segantini, Previati, Bistolfi, guidano il visitatore fino a
tendenze già novecentesche, tra Simbolismo e Liberty.

La mostra sarà aperta martedì dalle 10 alle 14, e da mercoledì a domenica dalle 10.00 alle 18.00.

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