Benvenuti miei carissimi lettori e lettrici di Dreaming of Art,
la storia dell’arte è piena di artisti che dalla critica o dal mondo non sono mai stati considerati; tanti hanno “patito la fame”, hanno pagato i conti cedendo le loro opere d’arte.
Strano, ma vero, coloro che sono stati più disprezzati, in vita, hanno raggiunto una fama incredibile e i loro lavori sono ormai patrimonio dell’umanità, battuti all’asta per migliaia di euro.
Non si diventerà mai grandi se non si conoscerà il senso profondo dell’arte, cosa davvero vuol dire “vivere da artista”.
La vita non è semplice per nessuno, tuttavia ci vuole coraggio, a vivere come un artista, quanta delusione, frustrazione, disperazione e desiderio, racchiude questa sola parola, oggi, così tanto usata in modo in proprio.
Oggi, tale termine è utilizzato con una grande superficialità; artista non è chiunque si diletti con fantasia in un progetto!
Ancor di più è bene sapere che l’arte contemporanea, spesso, è frutto di redditizie operazioni commerciali più che essere intesa come trasmissione di messaggi. Il patrimonio artistico risulta privo di qualsiasi contenuto, rispecchiando il nostro modo di vivere e la società banale e insignificante.
L’arte è vittima del nostro sistema mentale e sociale, vittima del clientelismo, della raccomandazione e del denaro.
Non potete neppure immaginare quale fiume d’investimenti richieda essere presenti a mostre, fiere, gallerie; non sempre ciò che “guardate” alle mostre è il miglior pezzo artistico, più facilmente poptrebbe essere il lavoro di chi ha più potere economico nel “vendersi”.
L’arte è diventato un prodotto commerciale, dove a pochi interessa davvero il significato profondo, è divenuta “pura superficie”, uno specchietto per le allodole, un modo subdolo per fare denaro sfruttando la miriade di artisti che inseguono un sogno.
Chiederanno denaro le gallerie per esporre, i curatori per seguire l’evento, i critici ,le riviste di settore e molti altri personaggi che ruotano intorno a questo mondo.
Non sarà raro trovarsi di fronte a curatori ed addetti ai lavori, che non hanno alcun interesse in ciò che l’artista crea, purtroppo solo il guadagno sarà il loro obiettivo.
Io non concordo.
Imparate a dubitare di ciò che viene messo in mostra con facilità.
Oggi, va di moda investire sull’arte straniera, non investendo sul nostro patrimonio, lasciando che arte ed artisti si allontanino dai loro paesi.
Esiste una marea di artisti “ veri” che faticano, perché non hanno i mezzi , non hanno le conoscenze, non scendono a compromessi nella personale realizzazione, ai quali non manca certo il talento!
Stiamo perdendo l’originalità e il valore dell’Arte.
Inutile essere ipocriti.
Vi aspetto a giovedì prossimo con una nuova emozione di Dreaming of Art.