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Impariamo a leggere la bolletta della luce

Redazione
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Dal primo gennaio 2011 infatti, l’Ente garante sui servizi dell’energia elettrica si è espresso in merito e ha reso obbligatoria la semplificazione delle bollette, per permettere una lettura più chiara delle utenze e, soprattutto, delle clausole contrattuali.

Questa è sicuramente un’agevolazione per tutti i consumatori che vogliano tagliare sui costi dell’elettricità e che, per farlo, vogliano capire dettagliatamente le loro spese mensili.

Con questo provvedimento infatti, le bollette devono essere chiare e semplici e devono contenere tutte le indicazioni per comprendere a pieno le clausole presenti: capire il significato delle voci di costo che paghiamo con la bolletta è importante, perchè un consumatore può capire da dove trarre risparmio.

La bolletta semplificata ormai è un obbligo sia per gli operatori del mercato libero che per il servizio di maggior tutela ed è composta da un quadro sintetico, dove sono espresse tutte le informazioni principali, e da un quadro di dettaglio, dove le informazioni sono più specifiche.

Il quadro sintetico infatti, comprende informazioni come il riepilogo dei consumi, la somma da pagare, le date di scadenza del pagamento e le caratteristiche del servizio.

Quello di dettaglio invece, suddivide tutte le voci di costo, chiarisce le fonti dalle quali è prodotta l’energia (se si tratta di fonti rinnovabili o di fonti combustibili tradizionali) e fornisce indicazioni all’utente, in caso di mancato pagamento dell’utenza.

Nello specifico quindi, contiene: i servizi di vendita, i servizi di rete, le imposte e gli oneri di sistema. I servizi di vendita variano da operatore a operatore e sono relativi al prezzo dell’energia (ovvero i costi della provvista di energia elettrica) e al prezzo di dispacciamento (ovvero i costi giornalieri per l’erogazione dell’energia). Questi servizi influiscono sul costo finale della bolletta per il 50% sul totale.

I servizi di rete sono quelli relativi alla distribuzione, al trasporto e alla valutazione dell’energia da parte dei fornitori; non variano da operatore a operatore perchè sono uguali in tutta la nazione e sul totale della bolletta incidono per il 15%.

Le imposte invece, sono le voci di costo che pesano il 15% sul totale del costo della bolletta: sono imposte relative al consumo, all’IVA (che può variare) o sono accise, ovvero imposte erariali che inseriscono gli enti locali. Tutte queste sono tasse che vengono applicate all’effettivo consumo di energia.

Infine, gli oneri di sistema, che sono dei contributi previsti dalla legge destinati a diverse finalità, indicati nella bolletta dalle voci A3, A4, A5 e A2, che si riferiscono, rispettivamente, alla promozione delle energie da fonti rinnovabili, al mantenimento dei regimi speciali tariffari, ai contributi per la ricerca e lo sviluppo e, infine, un contributo per lo smantellamento delle centrali nucleari; tasse che incidono anch’esse per il 20% sul totale della bolletta.

Ovviamente, molti di questi costi possono variare da operatore a operatore ed è per questo importante che un consumatore confronti tutte le offerte presenti nel mercato e scelga quella più inerente alle proprie esigenze economiche.

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