Recenti studi del Centro Studi di Confcooperative hanno confermato un trend già in voga da qualche anno: un italiano su due ricicla a Natale i regali ricevuti che non gli vanno proprio a genio. A livello economico si registra un risparmio di oltre 3 miliardi di euro. Ma vediamoci chiaro...
E' una pratica presente già molti anni fa, ma negli ultimi tempi è diventata una vera e propria tendenza che si consolida col passare degli anni: il riciclo dei regali è diventata una tendenza quasi compulsiva dove si è sempre più portati a spendere per sé stessi che non per gli altri". A volte è per egoismo, altre per necessità , in un'Italia dove si indebolisce il ceto medio e gli italiani in povertà sono circa 10 milioni.
Cosa si ricicla di più?
Tra i regali riciclati troviamo in testa l'ambito food per il 45% (vini, spumanti, salumi e formaggi). Seguono al 26% sciarpe, guanti, cappelli, calzini, pelletteria, cosmetici e creme. Per il 20% libri e agende, 9% giocattoli.
Per il Natale 2024 gli italiani hanno speso 7,6 miliardi per i regali, con i prodotti enogastronomici che si confermano come i doni più gettonati assieme all'abbigliamento e davanti ad articoli per la casa, libri, giocattoli e tecnologia. Il budget di quest'anno è stato in leggero calo (-5%) rispetto alle feste del 2023, seppur con notevoli differenze. Se un 19% - sottolinea la ricerca di mercato - non ha speso più di 50 euro, la maggioranza degli italiani che fanno doni (42%) si è contenuta tra i 50 e i 150 euro, ma c'è anche un 25% che è arrivato a 300 euro e una minoranza che è andata oltre questa cifra, tra cui un 1% che supera i 2000 euro.