Tutti noi siamo abituati, facendo la raccolta differenziata, a separare il vetro dall’indifferenziata, dalla plastica e dall’umido. Tuttavia ci sono dei rifiuti particolari a base di questo materiale, o che comunque lo contengono in parte, che necessitano di particolare attenzione. Vengono comunemente detti falsi amici del vetro e sono principalmente rappresentati dalle lampadine esauste, ma sono anche cocci di ceramica di vasi e piatti rotti, stoviglie in vetro pirex, specchi, schermi e monitor guasti.
Sono tutti oggetti con caratteristiche particolari che vanno valutate prima di gettarli indistintamente nel contenitore del vetro. Se la quantità di questi rifiuti è esigua, come un bicchiere o un piatto rotto, è possibile smaltirli insieme all’indifferenziata, ma se si tratta di moli più ingombranti è bene recarsi in un’isola ecologica. Per quanto riguarda oggetti in pirex, sono fatti di vetro, ma questo ha subito delle lavorazioni che l’hanno reso resistente al calore e non sono riciclabili insieme al vetro comune, quindi andranno smaltiti a seconda della quantità come descritto sopra.
La parte a cui prestare maggior attenzione però è lo smaltimento delle lampadine. Tutti conosciamo i vantaggi delle lampadine a LED, note per la loro efficienza e perché, a parità di emissione luminosa, consumano fino all’80% di energia in meno rispetto alle vecchie lampadine a incandescenza, durando fino a dieci volte in più. Non tutti però siamo a conoscenza del fatto che queste rappresentano un rifiuto pericoloso, perché ognuna contiene fino a cinque grammi di mercurio, che è una sostanza altamente inquinante, nociva per l’ambiente e per la nostra salute. I negozi di elettronica ed elettrodomestici ospitano appositi contenitori per questo tipo di lampadine esauste, quindi è possibile smaltirle in questo modo. Bisogna però fare attenzione a distinguere le lampadine a LED da quelle al neon, perché vanno raccolte separatamente.