Il tema di base del MOBILITY DAY 2018, tenutosi a Milano lo scorso 23 maggio, è stata la mobilità sostenibile incentrata sulla condivisione dei mezzi di trasporto (car pooling), sullo sharing di auto, scooter e bicilette e sull’intermodalità del trasporto di persone. Non a caso alcune delle aziende protagoniste della giornata sono state, DriveNow, Share’ngo, eCooltra, BikeMi, Flixbus e Car2Go.
Se pensiamo che il 25% delle emissioni totali di CO2 in Italia derivano dai trasporti (610 auto ogni 1.000 abitanti, in Europa 400 ogni 1.000) è evidente come il cambiamento di approccio è fondamentale: sharing mobility, trasporto pubblico, riqualificazione delle aree, cultura ed educazione diventano leve fondamentali.
In questo ambito è fondamentale quindi sensibilizzare e preparare le generazioni future alla mobilità sostenibile. Già negli ultimi anni i giovani sono diventati più sensibili alle tematiche ambientali, ma è fondamentale fare un ulteriore step preparandoli, formandoli al fine di metterli in condizione di fare le scelte migliori in base alle proprie esigenze e fornendo loro gli strumenti per raggiungere nel medio-lungo termine la “piena” mobilità sostenibile.
Al contrario, le persone anziane abituate per anni in un certo modo potrebbero rappresentare uno scoglio al cambiamento, dato che pesano molto in termini numerici e difficilmente è possibile formarli e fare cambiare abitudini (es. car sharing). La necessità di mobilità sostenibile è ormai un dato di fatto, ma ovviamente, ciò è raggiungibile solo con il contributo di tutti e in particolare delle istituzioni che devono fornire soluzioni, strumenti ed infrastrutture coerenti per raggiungere tale obiettivo.
Recentemente l’Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia Europea per la pessima qualità dell’aria in molte città. La Regione Lombardia ha instaurato una delega ad hoc per la mobilità sostenibile con lo scopo di “specializzarsi” in questa tematica. In particolare, è in corso la programmazione per la realizzazione di piste ciclabili a più lunga percorrenza, bandi per l’installazione di stazioni di ricarica (anche fuori Milano) e nel 2020 dovrebbero entrare in funzione 161 treni predisposti per consentire agli utenti di portare anche la bicicletta (intermodalità).
Il Comune di Milano ha allo studio una piattaforma nella quale ci saranno servizi di mobilità sia pubblici sia privati (sharing) al fine di consentire un’integrazione tra questi ed offrire ai cittadini un servizio flessibile ed efficace. Questo consentirebbe di deframmentare l’attuale sistema (molto spezzettato per la presenza di diversi operatori) ottenendo un servizio più capillare, ampio, conveniente ed intermodale.
FlixBus afferma che stanno adeguando i bus per il trasporto anche di biciclette e a breve anche alcune lunghe percorrenze saranno coperte da Bus full electric.
Alcuni dati su cui riflettere:
-solo 3 spostamenti su 10 su auto hanno percorrenza superiori a 50 km.
-2 spostamenti su 3 avvengono con auto private (spesso solo con il guidatore).
-nel 2025 la domanda di energia elettrica crescerà del 6% a causa della mobilità elettrica.
-la materia prima per produrre le batterie non è ovviamente infinita e pertanto diventa fondamentale la ricerca e sviluppo in tal senso (contributo da Formula-E).
Al fine di perseguire l’obiettivo di mobilità sostenibile è necessario quindi:
*Un cambiamento culturale
*Coordinamento tra le istituzioni e quindi politiche/azioni coerenti
*Strutture per l’intermodalità (scooter, trasporto pubblico locale, auto, bici)
*Informazioni complete e chiare per gli “utenti”
Coprire le aree metropolitane però non è sufficiente, è fondamentale raggiungere anche zone meno densamente popolate per perseguire obiettivi importanti.