Partecipa a Sesto Daily News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Something Must Break

Condividi su:

Something Must Break

Cari amici, ho avuto l'opportunità di partecipare al Festival Mix Milano, e in questa serata di apertura, di assistere al primo lungometraggio del regista Svedese Ester Martin Bergsmark.

Sebastian è un giovane ragazzo alla ricerca di se stesso, un animo misantropo e silenzioso, con un bellissimo aspetto androgino.

Per questo motivo viene aggredito in un bagno pubblico, ma in suo aiuto accorre un ragazzo, Andreas, che lo difende ed aiuta a scappare.

Al contrario di Sebastian, Andreas è un punk a cui piace la trasgressione e la compagnia.

Sebastian si innamora di Andreas e, in un primo momento, anche lui ricambia. Ma la loro storia d'amore non è facile all'interno della società perché non vengono accettati.

Sebastian vorrebbe essere Ellie, il suo alterego femminile, che tiene ben nascosto, mentre Andreas vorrebbe essersi innamorato di una donna.

Questa disperata ricerca della propria identità conduce Sebastian in percorsi tortuosi e dolorosi per l'anima, che lo aiutano nella ricerca della propria identità.

A far da sfondo a questa tormentata storia d'amore, troviamo una Svezia di periferia, con molti contrasti, dalle luci forti alla metropolitana grigia ed impersonale, dai boschi incontaminati ad una discarica sulla quale si spegne la pellicola.

Questo è il primo film di Ester Martin Bergsman, che deriva da esperienze di documentari su vita reale che hanno trattato temi simili.

"Something Must Break" è tratto dal romanzo dell’artista e attivista transgender Eli Leven, già ritratta nel poetico debutto di Bergsmark "She Male Snails".

La voce fuoricampo è un tocco di classe poetica; "In the darkness, amongst the shadows, is where I’m free” (nell'oscurità, tra le ombre, mi sento libera).

Nånting måste gå sönder
di Ester Martin Bergsmark / Svezia 2014 / 84 min.

Condividi su:

Seguici su Facebook