Partecipa a Sesto Daily News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

"Si fa presto a dire smart. La strada per lavorare in modo intelligente", "Nannarella. Il romanzo di Anna Magnani", "Il patto dell'acqua": la classifica dei libri

Leggiamo un libro insieme

Redazione
Condividi su:

-"Si fa presto a dire smart. La strada per lavorare in modo intelligente" di Adele Nardulli

Lavorare smart significa vivere smart. La pandemia ha fatto comprendere a molti l’importanza di questo strumento, le sue straordinarie potenzialità per lo sviluppo professionale e personale degli individui e, di conseguenza, per la crescita delle relative imprese. Adele Nardulli, imprenditrice con più di trent’anni di successi alle spalle, dal 2002 sperimentatrice di formule di lavoro «intelligente», racconta la sua storia, intrecciandola ad altri esempi virtuosi. In questo viaggio alla scoperta dello smart working in Italia, che farà tappa in realtà del calibro di Sanofi, Nestlé, Barilla, Cimbali, Perfetti Van Melle, Fastweb, Boiron e in aziende pioniere del lavoro agile pre-pandemico, da eXp Realty a Koiné fino a Hinto, Bnet2Connect e Mazars, si scoprirà come pratiche aziendali di lavoro «smart» possono innovare il management e garantire vantaggi competitivi alle aziende. Prefazione di Maria Cristina Origlia. Postfazione di Matteo Pollaroli.


-"Nannarella. Il romanzo di Anna Magnani" di Giancarlo Governi

Un libro fondamentale per la storia del cinema italiano su un’attrice straordinaria di grandissima forza espressiva destinata a rimanere per sempre nell’immaginario collettivo.

«Fruttarola, pesciarola, canzonettista, madre disperata, diva, icona, mammaroma, sex symbol, immagine partigiana: ognuno può scegliere a piacimento l’immagine che più gli si addice nel bel libro dedicato a Nannarella di Giancarlo Governi». - Giancarlo De Cataldo, Il Messaggero

«Grande attrice, cresciuta sul palcoscenico, Anna Magnani ha avuto una vita non facile e assai movimentata. Lo racconta bene Governi nel suo raccontobiografia Nannarella». - Gioacchino De Chirico, Corriere della Sera

«Governi ci restituisce l’immagine complessa, talvolta contraddittoria, di una figura indimenticabile. Piena di aneddoti, di testimonianze, di analisi precise e documentate, questa biografia regala al lettore un’immagine nitida e vivissima di Anna Magnani». - Il Sole 24 Ore

A cinquant’anni dalla morte, Anna Magnani rimane un’icona del cinema italiano del dopoguerra. Simbolo dell’Italia nel periodo della Ricostruzione, capace di spaziare con grande naturalezza dai toni drammatici a quelli leggeri, riuscì a incarnare come poche la voglia di riscatto e le passioni tipiche di quegli anni. Nannarella, omaggio alla sua figura, torna in libreria in un’edizione rinnovata con l’aggiunta di un capitolo espressamente dedicato alla sua famiglia, immigrata a Roma ma di origini romagnole. Con la sua penna brillante, Giancarlo Governi ripercorre l’intera parabola esistenziale di una donna che, dall’infanzia passata in una casa di sole donne fino al successo internazionale come stella del cinema, fu protagonista assoluta di un’intera stagione artistica fino a diventare una delle più grandi attrici di tutti i tempi. La gioventù, l’ascesa e la carriera di Anna Magnani vengono ricostruite qui attraverso flash, aneddoti ed episodi di vita vissuta, fatti di incontri, esaltazioni, tristezze ma anche di grandi risate e crisi profonde che segnarono la donna quanto il suo personaggio. Il libro, così, rivela una personalità potente, esplosiva, e il talento innato di un’attrice vera, che fece dell’autenticità un valore, con i vantaggi e gli svantaggi che questo comportava all’epoca. Una donna di indubitabile fascino, il cui coraggio contribuì a trasformarla nell’interprete femminile per eccellenza creando il mito di un’artista completa, unica e speciale. Nella sua vita, amori, successi, gioie e dolori trovarono nella recitazione il loro riflesso fino a farle vincere l’Oscar come migliore attrice protagonista, dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti anche in patria.


-"Il patto dell'acqua di Abraham Verghese

Il patto dell’acqua è l’evocazione luminosa di un’India d’altri tempi e della sua trasformazione politica e culturale. Una lettera d’amore al potere dell’arte e della letteratura. Un inno al progresso della civiltà e nella comprensione dell’animo umano. Un romanzo di potenza straordinaria.

«Uno dei romanzi piú belli che abbia letto in tutta la mia vita. Epico, entusiasmante». - Oprah Winfrey

«Un romanzo grandioso che mescola progresso scientifico, spiritualità e la storia di un’antica famiglia cristiana in India». - Publishers Weekly

«Scrivendo con compassione e lucidità, Verghese crea personaggi dallo spessore dickensiano. La sua lingua è sorprendente. Il patto dell’acqua è un punto di riferimento nel panorama letterario contemporaneo». - Library Journal

«Una delizia rara». - Kirkus Reviews

«Che storia gloriosa di famiglia e di appartenenza. Quanta bellezza in questo stile». - Honorée Fanonne Jeffers

Ha dodici anni e al mattino andrà sposa.
Lei e la madre sono sdraiate sullo stuoino, abbracciate: «Il giorno piú triste nella vita di una ragazza è il giorno del matrimonio» dice la madre. «Poi, se Dio vuole, le cose migliorano». Dopo la morte del padre, lo zio le ha trovato un buon partito. Un vedovo con un figlio di due anni. Come lei, appartiene a una famiglia di cristiani. Perché sia disposto a prendere in moglie una ragazzina senza dote non è dato sapere, ma si mormora che la famiglia sia afflitta da una strana maledizione: in ogni generazione almeno una persona muore affogata. E, nel Kerala, l’acqua è ovunque. Lí, il monsone nutre non soltanto la terra, ma anche il corpo e l’anima, creando una particolare alleanza con la terra, con Dio, con la vita. E chi non rispetta questo patto con l’acqua, che collega tutti nel tempo e nello spazio, è perduto. La giovane sposa viene accolta con affetto nella nuova famiglia e, nell’arco della sua lunga e straordinaria vita, non soltanto conoscerà la gioia di un grande amore e il dolore di infinite perdite, ma sarà testimone di cambiamenti epocali, attraverso i suoi occhi e quelli dei suoi discendenti. 

Condividi su:

Seguici su Facebook