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"L'amica della sposa", "Il miraggio", "Io, te, l'amore": la classifica dei libri

Leggiamo un libro insieme

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-"L'amica della sposa" di Nicolas Barreau

Presentarsi alla festa sbagliata non sempre è una sventura. In una piovosa giornata primaverile, Jean-Pierre Morel – proprietario di un café littéraire nel Marais, a Parigi – riceve un invito che gli cambierà la vita. Con grande sorpresa, Paul, il suo ex migliore amico, lo aspetta al proprio matrimonio nel Sud della Francia. Inseparabili a scuola, i due non si rivolgono la parola da anni, e per una buona ragione. Avere gli stessi gusti del proprio migliore amico in fatto di donne è sempre complicato. E se per giunta lui assomiglia ad Alain Delon e ha un sorriso disarmante, è un autentico incubo. Mentre Jean-Pierre, romantico e sognatore, passava ore a valutare la sua mossa, Paul era sempre un passo avanti. Adesso però sembra sinceramente pentito e Jean-Pierre decide di partecipare. Il giorno della festa va tutto storto. Océane, la sua burrascosa ex fidanzata, si presenta all’improvviso e gli fa una scenata; la nonna si sloga una caviglia e lui deve accompagnarla al pronto soccorso; e nel trambusto della partenza dimentica l’invito a casa. Ricorda il nome dello chateau, ma sarà a Tabanac, Bergerac o Grézillac? Perché tutte le località dell’Entre-Deux-Mers finiscono per -ac? Quando finalmente, nervoso e in ritardo, riesce a mimetizzarsi tra gli ospiti di un ricevimento di nozze in pieno svolgimento, incontra Juliette, una giovane donna dai fiammeggianti capelli color rosso Tiziano che dice tutto quello che le passa per la testa e storpia sempre il suo nome. Di Paul stranamente non c’è traccia, ma l’amica della sposa si rivela una compagnia piuttosto affascinante. E quando Jean-Pierre inizia a sospettare di trovarsi al matrimonio sbagliato, forse una nuova storia d’amore sta per cominciare.

-"Il miraggio" di Camilla Läckberg, Henrik Fexeus

A Stoccolma il Natale si avvicina e la città si riempie di luci, ma per qualcuno la festa si annuncia amara. Una misteriosa telefonata al ministro della Giustizia segna l’inizio di un conto alla rovescia che lo spinge inesorabilmente incontro al giorno fissato per la sua morte. Come se non bastasse, in uno dei tunnel abbandonati della metropolitana viene ritrovato un mucchio di ossa umane. Potrebbero appartenere allo scheletro di un noto esponente della finanza, scomparso da qualche tempo? Mina Dabiri, la poliziotta ossessionata dai microbi, assume la guida delle indagini. Ma gli indizi scarseggiano e non le resta che tornare a chiedere aiuto a Vincent Walder, il maestro mentalista che molti ritengono capace persino di leggere nel pensiero. Con il ritrovamento di un altro mucchio di ossa, l’inchiesta si complica: cosa nascondono realmente le profondità della capitale? Chi e perché sta braccando il ministro?

-"Io, te, l'amore" di Stefania Andreoli

“Doc, come faccio a capire se lo/la amo?”, “Doc, quando ho la certezza che una storia d’amore è finita?”, “Doc, ma le farfalle nello stomaco sono un sintomo di ansia?” Queste sono solo alcune delle domande che la psicoterapeuta Stefania Andreoli si è sentita porre nel suo studio, su Instagram nel #martedìdelleparole e nelle sue attività di divulgazione sulla psicologia e la salute mentale e relazionale. Sono domande che parlano di un’incertezza riguardo ai rapporti e ai sentimenti, ma che prima di tutto raccontano la fatica, tutta contemporanea, di aprirsi all’incontro con l’Altro e alle emozioni che ci suscita: condizione essenziale perché da Me e Te nasca un Noi. L’autrice ha scelto ancora una volta di raccogliere la sfida e, partendo dalle storie dei suoi pazienti, con lucidità ed empatia ha indagato le origini di questi interrogativi: il timore di mettersi in gioco e di lasciarsi vedere davvero, la tendenza a teorizzare l’amore anziché passarci attraverso, la scelta di evitare il conflitto per non scontentare nessuno, tranne se stessi. Questo viaggio nell’amore apre uno sguardo molto più ampio sulle fragilità, le paure e i dubbi della nostra società. Ed è una bussola preziosa per tornare a investire nelle relazioni, “veri e unici privilegi”: viverle con coraggio, autenticità e pienezza lungo tutto il loro cammino ci permetterà di arrivare in fondo diversi da come eravamo partiti. 

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