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"Delitto di benvenuto", "Nell'attesa di un nuovo inizio", "La donna della mansarda": la classifica dei libri

Leggiamo un libro insieme

Redazione
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-Delitto di benvenuto. Un’indagine di Scipione Macchiavelli di Cristina Cassar Scalia

Dalla Roma della «dolce vita» alla quieta provincia siciliana degli anni Sessanta, un salto che il commissario Scipione Macchiavelli avrebbe evitato volentieri. Ma il trasferimento è stato imposto dall’alto, e lui sa bene il perché. Peccato non abbia nemmeno il tempo di ambientarsi: subito si trova per le mani una vicenda intricata, che lo mette alla prova come mai era successo.

Con Delitto di benvenuto Cristina Cassar Scalia ci regala un nuovo, irresistibile personaggio.

Dicembre 1964. Scipione Macchiavelli, giovane funzionario di Pubblica sicurezza, viene trasferito dal commissariato romano «Via Veneto» a Noto, in Sicilia. Ad accoglierlo, oltre a un ambiente per lui quantomeno inusuale, c’è un’indagine assai più complessa di quelle a cui era abituato.

-Nell'attesa di un nuovo inizio. Riflessioni sulla vecchiaia di Angelo Scola

Un piccolo testo, un gioiello di sapienza e di umanità.

Ricca e densa meditazione, a metà tra il dato di pensiero e l'esperienza, sulla vecchiaia e i suoi significati umani e spirituali da parte di una delle personalità di Chiesa più conosciute a livello internazionale. La vecchiaia, oggi, è un'età della vita considerata "di scarto" dalla società: l'autore, invece, ne riabilita il valore pieno e autentico, identificando pure il senso profondo del rapporto tra vecchiaia, compimento di un'esistenza e attesa per la resurrezione.

-La donna della mansarda di Davide Longo

«Il romanzo è anche un concentrato di ottimo italiano. Per un libro è come dire che un ghepardo brucia la savana più di Usain Bolt. Forse per non fare indispettire Corso Bramard che con i congiuntivi e i condizionali non vuole storie. E Davide Longo gli dà persino di più. "Saccheggiando" a piene mani il vocabolario. E tutti gliene siamo immensamente grati.» - Carlo Baroni, La Lettura

La sparizione di una celebre artista che da anni si negava al mondo, ritirata in clausura all’ultimo piano di uno strano edificio. Un mistero la cui spiegazione è nascosta negli angoli bui di una mente piena di talento, nella storia di una famiglia, di una casa, di un’intera città.

Dal vincitore del Prix du Polar Européen, un nuovo romanzo con protagonisti Bramard e Arcadipane.

Nell’ottobre del 2013, mentre il commissario Vincenzo Arcadipane e il suo mentore Corso Bramard indagavano su un omicidio in una valle del cuneese, a Torino una donna di trentasette anni scompariva senza lasciare tracce. Niente di clamoroso, se la donna in questione non fosse stata Tina, pittrice di fama internazionale che da tempo viveva rinchiusa nel suo appartamento-studio all’interno della Prora, il bizzarro palazzo progettato dal bisnonno architetto. Quando il caso viene archiviato come allontanamento volontario, Muriel Gallirossi – agente, confidente e tuttofare di Tina – si rivolge a Bramard: è sicura che l’amica sia stata assassinata. Corso sa che le indagini sono state approfondite e che il presunto responsabile ha un alibi di ferro eppure, nemmeno lui saprebbe dire perché – forse a turbarlo sono i quadri di Tina, forse la bellezza di Muriel –, decide di parlarne con Arcadipane.
 

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