-La donna che odiava i corsetti di Eleonora D'Errico
Rosa ha solo dieci anni quando lascia la sua famiglia a Tirano, sulle montagne della Valtellina, e va a Milano, per lavorare come piscinina nella sartoria della zia Emilia. È il 1877, e la città la travolge con il fermento di una metropoli nascente, l'illuminazione a gas, i tram a vapore, i caffè, la Scala. La vita di un'apprendista sarta è dura, i turni estenuanti, ma la bambina è sveglia, e dimostra subito un talento speciale per la moda. Così assorbe tutto, comprese le nuove idee di giustizia sociale e libertà , e diventa una giovane donna coraggiosa, oltre che una sarta raffinata e dalle idee innovative. Da Milano a Parigi, dove nascono gli abiti che tutto il mondo ama, il passo è breve, ed è proprio lontano da casa, sulle rive della Senna, che Rosa concepisce l'idea di una moda che non sia solo un'eccellente copia di quella d'Oltralpe, ma che risplenda di un'originalità tutta italiana, ispirata ai dipinti del Rinascimento e ai fiori delle sue Alpi. È così che inventa il concetto di "made in Italy". Tra broccati e toilettes di seta, l'impegno di insegnante all'Umanitaria e l'amore - scandaloso all'epoca - per l'avvocato Podreider, la voce vivida di Rosa ci racconta la sua vita anticonformista e luminosa, le sue battaglie per liberare le donne dai corsetti e dai pregiudizi. Eleonora D'Errico ci restituisce il ritratto appassionato e vibrante di una sarta geniale, un personaggio chiave per la storia della moda italiana - consacrato dalla creazione dall'abito Tanagra - ma anche quella dell'emancipazione femminile. Il racconto di una vita unica che ha saputo vestire di glamour la rivoluzione.
-Il gioco della notte di Camilla Läckberg
Quattro ragazzi, la notte di Capodanno. La festa, l'ebbrezza, un gioco in cui la posta diventa sempre piú alta. Camilla Läckberg scandaglia magistralmente gli abissi dell'adolescenza e il luogo piú oscuro e minaccioso che ci sia: la famiglia. Prima edizione mondiale. Tradotta in sessanta Paesi, oltre venti milioni di copie vendute, Camilla Läckberg è il crime svedese. Mentre fuochi cadono come paracaduti colorati e girandole luminose esplodono in cielo, Max, Liv, Anton e Martina festeggiano tra di loro la fine dell'anno. Ragazzi ricchi, belli, viziati per il mondo indossano una maschera impeccabile, dietro cui però nascondono odio e dolore. Il catering serve aragoste, caviale, champagne e i quattro attingono anche alle bottiglie da collezione che sono in cantina. Amoreggiano, fumano, spiano i genitori nella casa vicina. E iniziano a giocare. Dapprima Monopoli, poi Obbligo o Verità . E ben presto un passatempo un po' malizioso deflagra nell'occasione per mettersi a nudo e liberarsi, finalmente, del peso della verità .
-Una storia sbagliata di Giancarlo De Cataldo
Roma, anni Settanta, l'eroina infuria come un morbo fra la gioventú. Mentre i ragazzi muoiono, e la Banda della Magliana si prepara a prendere il controllo del mercato della droga, un poliziotto troppo intelligente per accontentarsi delle verità ufficiali comincia a porsi domande scomode. Il boom economico ha perso slancio e le conseguenze della crisi sono sempre piú evidenti. La criminalità si organizza, lo scontro politico cresce. In Italia si apre una stagione carica di tensioni, ma anche ricca di entusiasmo e creatività . Le strade sono colorate da una generazione che vuole cambiare il mondo accordandolo al ritmo del rock. Per chi detiene il potere, una provocazione. Una sfida. Soprattutto un'occasione da sfruttare. Quando gli chiedono di occuparsi, in modo non ufficiale, della morte per overdose di una ventenne, il vicecommissario Paco Durante capisce che dietro la diffusione dell'eroina c'è qualcosa di piú del semplice interesse economico. Ma ogni volta che si trova a un passo dalla verità , la vede svanire sotto il naso. A ostacolarlo sono mani invisibili che cancellano prove, mettono a tacere voci scomode e riscrivono la Storia. CosÃ, tra inseguimenti, false piste e serate mondane - in cui si incrociano personaggi dello spettacolo, spie, sbirri e intellettuali di sinistra -, la sua indagine andrà avanti per anni. Fino a giungere a un inatteso, drammatico epilogo. - Durante, Durante... Saresti un bravo sbirro, se solo mettessi la testa a posto. Prudenza ci vuole nel nostro mestiere. Prudenza! Quante volte te l'ho detto? Già . Prudenza. Chissà . Forse aveva ragione. Forse non c'era posto per uno come lui nelle istituzioni.

