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"L'angelo il tesoro nascosto" di Carmelinda Missione

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        L'angelo il tesoro nascosto

 Caro Lettore,

leggiamo insieme, alcune pagine di questo meraviglioso libro, raccontato e scritto con le parole di una donna a cui è stato regalato prima un dolore ingiusto e poi il dono più grande.

     V capitolo   Il nuovo amore

Michele continuava a dirmi che voleva dei bambini da me, affinché tutti i sacrifici del padre non andassero perduti. Solo i bambini potevano riempire in modo festoso le nostre giornate che stavano diventando sempre più tristi.

Mi fece credere di starmi vicino e di non volermi mai abbandonare; l'arrivo di un bambino ci avrebbe sicuramente consolati. Mi fidai di lui, accantonando in un cassetto tutte le perplessità che avevo su di lui.

Il 30 Maggio 2009 ho scoperto di aspettare un bambino. Non credevo ai miei occhi; pensavo che concepire un bambino sarebbe stata per me la cosa più difficile del mondo, dato che lo desideravo da tanti anni e che molto avevo patito per questo.

Pensavo fosse una cosa quasi impossibile, in così poco tempo... e in un batter d'occhio c'era una creaturina che viveva in me.

Mi sembrava quasi un miracolo. 

Quando Michele mi consigliava di fare il test di gravidanza, ci rinunciavo poiché non credevo di aver concepito un bambino così velocemente e facilmente, mi sembrava impossibile.

Quando dissi a Michele la certezza di ciò che era avvenuto, anche se già aveva qualche sospetto, non mi sembrò affatto felice e festoso, anzi manifestò subito un carattere irrascibile e negativo, anche se pensò di raggiungermi il pomeriggio seguente.

Pensai di dirlo anche alla mia famiglia, attraverso una lettera scritta; leggendola si dimostrarono felici e pensarono di parlare al più presto con Michele affinché si potesse avere una sistemazione dignitosa prima della nascita della creatura in arrivo.

I miei nonni e le zie mi davano affetto e vedevano per me un futuro sicuramente migliore con nuove prospettive.

Quando Michele mi raggiunse, parlò con me e con i miei genitori del nostro futuro. Iniziò a metterla sul piano dell'onorabilità, adducendo il fatto che io fossi una ragazza già compromessa dal precedente matrimonio.

La mia famiglia si spaventò di questi discorsi. Pensammo di parlare con la madre di Michele, cioè l'unica persona a cui si poteva fare riferimento dopo di lui.

Mi ritrovai vittima di un ulteriore e fatale inganno che per fortuna ebbe risvolti positivi. Fissare un appuntamento con la madre di Michele non fu facile: c'erano sempre delle scuse per evitare l'incontro, fino a quando un giorno abbiamo potuto raggiungerla nel paese in cui i due abitavano.

La loro casa era triste: non c'era l'armonia; quella donna non aveva sorriso in volto e non si degnò di chiedermi nemmeno come stavo.

Si presentò fin da subito negativa nei miei confronti e nei riguardi dei miei genitori; non voleva condividere con altri ciò che era suo: aveva una collezione di appartamenti e locali in affitto; non so perché fosse così legata ai beni materiali - che io definivo "mura di polvere" - così tanto da non poter più provare amore verso se stessa e gli altri; non aveva nemmeno un sentimento di compassione verso la creatura in arrivo, non voleva sentire ragione sull'arrivo del bambino.

Io rimasi lì; quando, per metterlo alla prova, chiesi a Michele solo dei soldi per un eventuale aborto, non esitarono a prendere cinquanta euro per le spese dell'intervento.

Quando mi accorsi che effettivamente l'intenzione di Michele e della madre erano quelle di uccidere la creatura, presa dalla rabbia afferrai quella banconota e la strappai in pezzi come coriandoli.

Gli dissi: < Gesù è stato venduto per trenta denari; io uccido sangue innocente per cinquanta euro?!>.

Così uscii per sempre da quella casa in cui non volli mai più mettere piede.

Durante il viaggio di ritorno a casa, si parlava già di aborto terapeutico; dovevo uccidere a tutti i costi quella creatura che avrebbe compromesso per sempre la mia vita.

Bisognava contattare al più presto un medico disposto ad effettuare l'intervento.

Quando i miei genitori mi consigliarono di abortire, mia madre mi fece sottoporre ad un esame ecografico. Il medico, capendo che io non volevo abortire, si rifiutò, nonostante io avessi tutto il diritto, di vedere le immagini della creatura.

Nascose i fogli dell'ecografia; nonostante avesse capito la mia sofferenza interiore, fece orecchie da mercante, facendomi rinunciare (contro la mia volontà) al legittimo diritto di vedere la mia creatura per la prima volta.

Caro Lettore,

la storia di Linda è l'avventura di molte donne, che si ritrovano a vivere un momento della vita, che dovrebbe essere il più meraviglioso in assoluto, ed invece per mille eventi e motivi, sono costrette a viverlo e a tenerlo nel cuore, come il momento più triste e solitario della propria esistenza.

Il dono della vita è il più spettacolare dei miracoli che Dio ci ha concesso.

La creazione di un essere umano, il continuo dell'esistenza su questo mondo, non ha eguali.

L'essere umano "distrutto" è quell'uomo che non sarà mai.

E' quell'uomo, a cui è stata tolta ogni possibilità di essere, ciò che sarebbe stato.

"L'angelo il tesoro nascosto"  Ã¨ un invito alla riflessione sulla vita, come unica salvezza per l'umanità.

(Raffaella Lamastra)

* * * 

L'Angelo il tesoro nascosto di Carmelinda Missione   www.booksprintedizioni.it

 

 

 

 

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