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APPUNTAMENTO CON " MARLA "

Biografia e presentazione di Mauro Lacqua

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               BIOGRAFIA

Mauro Lacqua è nato a Milano il 23 gennaio 1966, attualmente vive a San Genesio ed Uniti (PV). Non ama definirsi un artista, ma più semplicemente un uomo capace di trasporre in forme e colori le proprie emozioni. Quando questo non è più sufficiente, allora usa le parole. "MARLA" è il suo primo romanzo.

Fin da piccolo coltiva il suo innato interesse per le arti figurative e apprende i rudimenti e le prime tecniche pittoriche grazie all'incontro con Mimmo Canonico, maestro che racconta storie di vita vissuta, di paesaggi ammirati e di nostalgie endogene patite.

Sviluppa in seguito la conoscenza delle diverse scuole e tecniche pittoriche presso la Civica Scuola di Arti Visive di Pavia e grazie all'incontro con Monica Anselmi, perviene alla scelta delle tecniche espressive utilizzando come supporti cementi e vetro, materiali più consoni alle sue inclinazioni e sensibilità.

Ha esposto i suoi lavori durante numerosi eventi di prestigio che l'hanno portato a viaggiare tra Pechino, Parigi, Lisbona e una miriade di piccole e grandi città italiane, dove la critica l'ha sempre accolto con caldo entusiasmo.

        PRESENTAZIONE

Conoscevamo Mauro Lacqua come artista di talento impegnato nella ricerca pittorica contemporanea, le sue opere sorprendenti ci hanno restituito emozioni e bellezza spesso cosi forti da renderci sconcertati. Mauro ora riesce nuovamente a stupirci trovando nella prosa lo strumento artistico con cui comunicare in una forma nuova il suo inesauribile potenziale artistico.

Marla è il primo romanzo di Mauro Lacqua ma nulla manca per definire quest’opera assolutamente matura. Il tocco dell’artista è riconoscibile, anche con le parole Mauro ci regala suspense, intrigo, trascinandoci pagina dopo pagina in un turbinio di emozioni via via più forti. Il protagonista Maurice è attanagliato da residui traumatici esistenziali che lo portano a vivere situazioni incredibili e al limite dell’umana ragione.

In questo romanzo l’autore ci mostra come in realtà l’uomo sia veramente poche volte presente a se stesso, poche volte decide in piena coscienza le trame della propria vita. Marla attraverso il protagonista ci conduce in un viaggio all’interno della parte oscura che ci appartiene, quella parte che pensiamo sia relegata al dominio della razionalità, del buon senso, ma che in realtà decide le sorti della nostra vita.

Una calata verso gli inferi, dove un regista occulto muove i fili della vita del protagonista Maurice. Questo regista occulto è il nostro inconscio e l’autore riesce ad addentrarsi con realismo spietato nei meandri di questa camera oscura. Maurice è apparentemente, ad occhi esterni, un uomo di successo. Il suo lavoro, molto remunerato e gratificante, lo porta a girare il mondo, ma in ogni luogo a seguirlo saranno sempre i suoi fantasmi. Fantasmi che si materializzano nell’incontro con due figure misteriose, due donne che vivono nel presente ma che in fondo non sono null’altro che la proiezione di un passato con il quale Maurice non ha mai fatto pace.

Un trauma dal passato emerge ed il tentativo disperato di Maurice è quello di riviverlo per trovare nel presente una diversa conclusione. Come una scena di un film che riuscita male in passato, si tenti di ri-rappresentarla nel presente per poterla trasformare e renderla migliore. Un tentativo che il protagonista inconsciamente mette in atto trascinandosi in un baratro ancora più profondo.

Marla potrebbe essere considerato ad una superficiale analisi, un romanzo erotico, ma in realtà è molto di più, perché l’erotismo rappresenta solamente lo strumento per addentrarsi nelle dinamiche della psiche umana, per disvelarne le più recondite sofferenze.

Il tentativo del protagonista è quello di riparare, attraverso il sesso, un trauma antico e mai sanato. Quello che apparentemente potrebbe apparire un perverso gioco erotico rappresenta in realtà la modalità che Maurice utilizza per attivare delle risorse emotive che possano in qualche maniera rovesciare le sorti di un passato maledetto. I giochi erotici diventano dunque una richiesta disperata di amore, di relazione, di riconciliazione.

La vita stessa è “giocata” cioè messa in gioco, affinché il danno perpetrato in un passato lontano solo temporalmente, ma presente nelle dinamiche inconsce di Maurice, possa cessare di perseguitare il protagonista. Non vi è altro modo per Maurice per redimersi dal trauma che lo perseguita. La ripetizione trans generazionale che come le pedine del domino, trasferiscono attraverso le dinastie, le sofferenze antiche, gli orrori, le paure.

Marla è sicuramente il “quadro” di una devastazione esistenziale. Le tinte forti rappresentano quello che di terribile può accadere nelle misere vicende umane.

Le vicende irrisolte, convergono nella vita del protagonista come un boomerang che colpisce diventando un’arma letale. Un eco che amplifica quanto di malefico è stato generato nel passato. Una malattia che si trasmette geneticamente nelle anime delle persone della stessa famiglia.

Marla ci restituisce l’immagine di un uomo, per dirla alla Freud, “non padrone a casa propria”, per significare che la ragione non può che essere illusoria, la punta di un iceberg dove il mondo sommerso è enormemente preponderante rispetto a quello emerso. Con il coraggio e la genialità artistica, Mauro Lacqua, non teme di essere frainteso e descrive con grande temperamento e spietatezza le fragilità di un uomo contemporaneo, dove l’assenza di amore e il disagio causato da un isolamento relazionale portano inevitabilmente alla morte.

 

Caro Lettore,

ti aspetto al prossimo appuntamento con "Marla".

 

Marla di Mauro Lacqua -  L'autore è un utente del sito: ilmiolibro.it

 

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