L’avevamo scritto e per una volta il pronostico è stato quasi indovinato, Rosberg e Massa sono stati i protagonisti in positivo dell’edizione numero 42 del Gran Premio del Brasile. Da buon tedesco, Nico non molla, rompe il digiuno di vittorie che mancava da sette gare dal GP della Germania di luglio e ferma la striscia di cinque vittorie consecutive di Hamilton, ora Nico è a 17 punti da Lewis. Tutto si gioca e si decide ad Abu Dhabi fra due settimane, il criticato e forse poco sportivo sistema del doppio punteggio premierà il tedesco? Hamilton dal canto suo non riesce ancora a vincere a Interlagos e si accontenta del secondo posto. L’errore in curva al giro 28 poteva costare caro a Lewis, ma allo stesso tempo poteva essere la svolta, perché senza quella sbavatura il numero 44 della Mercedes avrebbe con molta probabilità sopravanzato Rosberg che era ai box per la prima sosta.
Chi sorride è invece Massa, che è felicissimo di festeggiare il secondo podio stagionale a casa sua dopo quello a Monza. Neanche la penalità di cinque secondi condiziona la sua gara, anche se dall’ottima Williams di quest’anno si sarebbe aspettato di più nelle ultime due gare per accorciare il gap dalle Mercedes, ma la scuderia di Stoccarda è inarrivabile e lo dimostra l’undicesima doppietta stagionale.
Il diciottesimo appuntamento del mondiale 2014 ha poi messo in evidenza il buon quarto posto di Button e una Ferrari (sesta e settima) che per lo meno ha migliorato le pessime qualifiche nonostante il distacco abissale (un minuto!) da Rosberg. Peccato per il ritiro per un problema alla power unit di Ricciardo, che non conquista punti dopo quindici GP consecutivi.
ROSBERG 9: impeccabile in Brasile, Nico si gioca tutto ad Abu Dhabi; ha il grande merito di non mollare mai e anche se il mondiale dovesse vincerlo Hamilton, il tedesco ha dato sempre il massimo quest’anno, ha mostrato a tutti di essere un bravo pilota e i quindici podi stagionali lo dimostrano. Sorriso ritrovato per l’ottavo successo in F1, il quinto targato 2014.
MASSA 8: diciamolo chiaramente, nessuno si aspettava che quest’anno Felipe avesse 45 punti in più di Raikkonen… Se la starà ridendo l’ex ferrarista tormentato da una carriera spesso caratterizzata da critiche, errori e anche da una buona dose di cattiva sorte. Il brasiliano conquista il suo secondo podio del 2014 (il trentottesimo in carriera) nella sua San Paolo nonostante la penalità per eccesso di velocità nella pit-lane... e stavolta un errore non ha condizionato definitivamente la sua gara.
BUTTON 7: la sua guida gli permette di contenere il consumo delle gomme e di ottenere un più che buon quarto posto. Dopo cinque anni positivi in McLaren, il suo futuro è però a rischio, la scuderia di Woking sembrerebbe vicina a sostituirlo con Alonso.
RAIKKONEN 6: in altri tempi il settimo posto di Kimi in Ferrari sarebbe decretato come un mezzo flop, ma a Interlagos Iceman sembra aver ritrovato un po’ della sua grinta. Parte male dalla quinta fila, ma indovina poi la strategia di due soste, che gli permette di lottare con Alonso per la sesta piazza. Timidi segnali di risveglio?... Fiducia e speranza nel finlandese, che non può assolutamente fallire il campionato del 2015.
BOTTAS 4,5: gara da incubo per il finlandese della Williams; è condizionato negativamente da due lenti pit stop che gli rovinano la gara e non è il solito il pilota pimpante visto in altri circuiti. Il triste punticino di Interlagos gli fa perdere il quarto e quinto posto generale ai danni di Vettel e Alonso.
Classifica piloti:
Hamilton 334, Rosberg 317, Ricciardo 214, Vettel 159, Alonso 157.
Classifica costruttori:
Mercedes 651, Red Bull 373, Williams 254, Ferrari 210, McLaren 161.