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La pagella 2014 dei piloti: super Hamilton, disastro Raikkonen

Il mondiale di F1 appena concluso ha messo in luce positivamente il nuovo campione del mondo, Ricciardo e Bottas. Da incubo invece la stagione di Kimi e dei piloti Lotus e Sauber

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A una settimana dal termine del mondiale di Formula 1 che ha visto trionfare per la seconda volta nella sua carriera Lewis Hamilton, ecco i voti della stagione. Un bilancio di un campionato del mondo, certamente più avvincente ed emozionante del precedente, che ha visto aspetti positivi, ma anche negativi come il terribile incidente di Jules Bianchi a Suzuka.

Questa settimana ci soffermiamo sui piloti:

HAMILTON 9,5: dopo quattro mondiali targati dal binomio Vettel-Red Bull, Lewis torna a vincere il campionato del mondo dopo sei anni. Alla soglia dei trent’anni il britannico è maturo, sbaglia poco ed è più continuo, niente a che vedere con gli alti e bassi di qualche anno fa. Parte bene, trova qualche difficoltà tra il settimo e il dodicesimo Gp, ma è impeccabile da Monza: sei vittorie su sette GP e due sorpassi su Rosberg da vero fenomeno a Suzuka e ad Austin. Strepitose anche le rimonte in Germania e in Ungheria quando partiva dalle ultime file, Lewis si è mostrato più leale e più forte psicologicamente e in gara di Rosberg. Miglior stagione in F1 per il talentuoso ragazzo nato a Stevenage: 11 vittorie (di cui 4 e 5 consecutive), 7 pole e 16 podi. Mondiale vinto meritatamente!

ROSBERG 9-: miglior stagione in F1 per Nico, che ha il grande merito di non aver mai mollato e di aver creduto sempre nella rimonta. Peccato, perché il tedesco è stato perfetto nelle prime otto gare caratterizzate da tre successi e cinque secondi posti e dopo Spa aveva 29 punti di vantaggio, ma il problema tecnico alla sua Mercedes a Singapore e un Hamilton in stato di grazia hanno fatto svanire il sogno mondiale. Ingenuo e forse poco leale con l’amico Lewis a Monaco e soprattutto a Spa, il tedesco ha sofferto la superiorità nelle ultime sette gare del britannico. Stagione comunque altamente positiva con 5 vittorie e ben 11 pole (di cui 4 di fila tra Inghilterra e Belgio), Rosberg è stato spesso più veloce del compagno di squadra nelle prove e non è mai partito dalla terza fila, il “peggior” piazzamento in griglia infatti è il quarto tempo in Cina.

RICCIARDO 8,5: assieme a Bottas è la sorpresa del 2014; nessuno si sarebbe aspettato a marzo che il simpatico Daniel avrebbe fatto meglio del quattro volte campione del mondo Vettel. Eppure così è stato, terzo posto in classifica generale (con 71 punti in più di Sebastian), 8 podi e le 3 vittorie in Canada, Ungheria e Belgio hanno dimostrato il valore del ragazzotto italo australiano. La Red Bull ha visto bene, sembrava un rischio e invece Ricciardo fin dalla prima gara ha sfruttato meglio di Vettel il nuovo motore ibrido di casa Renault e le prestazioni sono state quasi sempre migliori del più titolato compagno di scuderia. In gara dodici volte è andato meglio del triste Seb ed è andato a punti per 15 Gp consecutivi tra Bahrein e Usa. Il classe 1989 nato a Perth ha poi il merito da non sottovalutare di essere un ragazzo solare (i sorrisi sui podi sono emblematici), di fare ottimi sorpassi e di divertirsi in pista. Un ottimo esempio e “sponsor” per l’attuale Formula 1.

BOTTAS 8: coetaneo di Ricciardo e al secondo anno di F1, Valtteri è un’altra sorpresa positiva del mondiale appena terminato. Dopo il disastroso anno di debutto in Williams con solo quattro punti conquistati, il finlandese, mostra quest’anno tutto il suo valore. Non va a punti solo a Montecarlo e a Singapore ed è ottimo soprattutto nella parte centrale del campionato quando sale sul podio quattro volte in sei gare. Bravo e continuo anche in prova, sfrutta al meglio una Williams motorizzata Mercedes che non si vedeva così in forma da dieci anni, Bottas arriva quarto in classifica generale e conquista 6 podi stagionali.

MASSA 7-: chissà quanto ha riso il buon Felipe quando ha visto che la sua ex Ferrari stava andando male. Scelta indovinata per il brasiliano quella di approdare su una rinata Williams. Tanto criticato, anche dal sottoscritto, Massa sembrava finito come pilota, era al suo anno zero, ma il bilancio del 2014 è più che positivo. La prima parte della stagione è stata costellata da errori e sfortune varie, meglio nella seconda. Tre i podi conquistati.

HULKENBERG 7: tornato alla Force India, il tedesco ogni anno migliora le sue prestazioni e anche il 2014 è molto positivo: a punti nelle prime dieci gare, quattro volte quinto in gara e miglior stagione in F1 con 96 punti e nono piazzamento in classifica generale. A quando il grande salto in una scuderia di alto livello?... Nico spera…

ALONSO 6,5: come si può criticare Fernando? In cinque anni in rosso ha dato sempre l’anima e spesso come nelle ultime due campionati ha salvato una Ferrari in netto declino. Peggior stagione a Maranello: solo due podi stagionali (terzo in Cina e secondo in Ungheria) e sesto posto in classifica generale, ma va a punti per dodici gare consecutive tra l’Australia e il Belgio. Un grande lottatore che mancherà molto alla Ferrari, fa bene a cambiare aria e ne ha tutte le ragioni.

KVYAT 6,5: non capita a tutti a soli vent’anni di sedere su una monoposto così competitiva come la Red Bull, sogno o realtà? E’ tutto vero, l’anno prossimo il piccolo Daniil sarà il compagno di team di Ricciardo. Un azzardo? No, perché il russo al suo debutto in F1 con la Toro Rosso ha mostrato di avere talento: in prova è partito nove volte tra i primi dieci e due volte dalla quinta piazza e tre volte è giunto nono all’arrivo in Australia, Inghilterra e Belgio. Sembra l’erede perfetto di Vettel e il percorso è molto simile…

VETTEL 5,5: stagione da dimenticare in fretta per Sebastian, che non trova fin da subito il feeling con la macchina. Soffre spesso la ritalità e i migliori risultati di Ricciardo. Solo 4 podi e il secondo posto di Singapore come miglior risultato, lascia comunque a testa alta la Red Bull dopo sei anni favolosi con quattro titoli iridati.

SUTIL 5: l’esperto Adrian (128 Gp) incappa in una delle sue peggiori stagioni dal suo debutto nel 2007. Fa quel che può con una Sauber mai così in crisi di risultati: tre undicesimi posti e solo sette volte meglio in gara del meno esperto Gutierrez.

GROSJEAN 5-: un grande peccato vedere un buon pilota come Romain incappare in una stagione nera. Sette ritiri e otto punti conquistati sono un abisso in confronto ai sei podi del 2013, ma la Lotus era tutt’altra macchina…

MALDONADO 4: periodo decisamente negativo per Pastor; l’anno scorso lascia una delle Williams più disastrose della storia per approdare a una Lotus in crisi finanziaria e da quest’anno di risultati. Due punti ad Austin, parte cinque volte in ultima fila e per quattordici volte dietro a Grosjean, non è la peggior stagione in F1, ma sono solo tre i punti conquistati in due anni. Brutto periodo per Pastor, che ha spesso subito anche troppe penalità.

RAIKKONEN 3,5: spiace dirlo ma nessuno si aspettava una stagione così disastrosa, anonima e sottotono di Kimi. Tornato in rosso dopo cinque anni con grandi aspettative, Iceman non ha mai trovato il giusto feeling con una Ferrari in crisi d’identità, di risultati e prestazioni, ma bisognava aspettarsi di più da un lottatore come il finlandese. Un incubo che per fortuna si è concluso settimana scorsa: 55 punti (128 in meno del 2013), sei gare senza punti, peggio del peggior Massa, dodicesimo posto in classifica (il peggior risultato dal suo debutto nel 2001) e il quarto posto a Spa come miglior risultato del 2014.

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