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La Banca del Tempo.

Funziona come una vera e propria banca, con crediti e prestiti ma non di denaro, ma bensì di tempo.

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Conoscete tutti il Bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie, il buffo coniglio con il panciotto che correva sempre con l’orologio in mano, esclamando: “E’ tardi, è tardi. Sono in ritardo; la regina mi mozzerà la testa”.

E se nel paese delle meraviglie ci fosse stata la banca del tempo?

La Banca del Tempo è una banca molto particolare, con uno scopo di utilità per i cittadini, in cui non viene depositato del denaro, ma tempo da scambiare.
Funziona come una vera e propria banca, con crediti e prestiti, ma non di denaro, bensì di tempo.

Questi prestiti sono effettuati da soci, registrati su libretti di assegni e conti correnti personali, periodicamente contabilizzati e verificati, in modo da assicurare condizioni di sostanziale pareggio tra entrate ed uscite di ogni associato.

A ogni nuovo socio viene intestato un conto corrente-tempo, dove si conteranno i movimenti di dare-avere, e verrà consegnato un libretto degli assegni-tempo che verrà usato quando si richiederà una prestazione ad un altro socio, proprio come in una vera banca.

Chiunque possa mettere a disposizione degli altri parte del proprio tempo, ed ha necessità di ricevere in cambio aiuto e sostegno dagli altri, è un potenziale socio di questa Banca; il principio regolatore è quello dello scambio, del dare e avere.

Lo scambio è alla pari: un’ora contro un’ora.

Esempio:

Un pensionato che aiuta nei lavori di giardinaggio ha lo stesso valore di quello di un insegnante che segue un bambino per i compiti.

Il tipo di prestazione oggetto degli scambi permette alla banca del tempo di essere un’associazione libera da vincoli morali, etici o affettivi.

Non è ammessa l’assistenza e cura alle persone di tipo professionale e non è richiesto neppure un volontariato attivo, come accade nelle associazioni ambientaliste.

I servizi scambiati sono i più vari possibili.

Troviamo da semplici attività quotidiane, a vere e proprie prestazioni professionali: lavori domestici, custodia di bambini e anziani, cura e piccole prestazioni per la casa e il giardino, disbrigo di pratiche amministrative e burocratiche, organizzazione di feste, bricolage, ecc…

Per far partire l’esperienza bastano una decina di persone che riescano, ognuna, a coinvolgere altre persone, fino ad allargare gradualmente il gruppo iniziale. Oltre alle fondamentali risorse “umane”, anche le risorse tecniche e strumentali necessarie per aprire e far funzionare una Banca del tempo sono modeste: una sede, un telefono dotato di segreteria e fax, un computer.

La sede può essere in comune con altre associazioni, così come gli strumenti in comproprietà; possono essere messe a disposizione da Enti locali, oppure procurati tramite forme di auto finanziamento.

Se il Bianconiglio si fosse rivolto alla banca del tempo avrebbe smesso di correre senza sosta.

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