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MANIFESTAZIONE PUBBLICA ECCO COSA SI DEVE FARE

Mai improvvisare una manifestazione

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Bisogna documentarsi sin dall'inizio e, soprattutto, essere consapevoli di cosa si sta facendo e come si deve gestire quel preciso tipo di evento.

Ogni qualvolta  che gruppi nati in forma spontanea, comitati, associazioni, ecc.  intendono organizzare una manifestazione, una pubblica assemblea, un pubblico incontro, ovvero "un qualche cosa" da tenersi in luogo pubblico o aperto al pubblico, affrontano l'organizzazione di tale evento dimenticandosi  l'obbligo di rispettare alcuni adempimenti burocratici indispensabili, per evitare di incorrere nei rigori della legge.

Queste manifestazioni, infatti, interessano aspetti importanti, quali ad esempio:
- l'ordine pubblico (sempre)
- l'ottenimento di autorizzazioni (in alcuni casi)
- la sicurezza delle persone presenti alla manifestazioni (se ne ricorrono i presupposti)

È considerata pubblica anche una riunione, che, sebbene indetta in forma privata, tuttavia, per il luogo in cui sarà tenuta, per il numero delle persone che dovranno intervenirvi, o per lo scopo o l'oggetto di essa, ha carattere di riunione non privata.
(estratto dall'art. 18 - Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza)
Per  "manifestazione pubblica"  si intende una qualsiasi riunione nella quale possano partecipare tutti, senza alcuna distinzione. Pertanto, non ci si riferisce a riunioni a cui sono invitati a partecipare gli associati di una associazione, bensì ci si riferisce ad un’ assemblea alla quale viene chiamata a intervenire tutta la popolazione.

La normativa vigente al riguardo, in particolare l'art. 18 del Testo Unico delle Leggi di P.S. (TULPS), prevede che i promotori di una riunione (manifestazione) in luogo pubblico devono dare avviso, almeno 3 giorni prima, al Questore del luogo.
Tale avviso, è importante sottolinearlo, non è un autorizzazione, ma una informativa fatta all'Autorità di P.S. affinché quest'ultima possa, dopo le valutazioni del caso, predisporre un servizio di ordine pubblico per la prevenzione di possibili problemi o incidenti, e deve contenere tutte le indicazioni necessarie per le valutazioni del Questore: il giorno, l'orario e il luogo previsto per l'iniziativa, gli scopi e le modalità di svolgimento della stessa, con l'indicazione degli organizzatori.

Il Questore, nel caso di omesso avviso, ovvero per ragioni di ordine pubblico, di moralità, o di sanità pubblica, può impedire che la riunione abbia luogo e può, per le stesse ragioni, prescrivere modalità di tempo e di luogo alla riunione.

Principali tipologie di manifestazioni da tenere all'aperto, ad esempio :

1) corteo - marcia con occupazione della sede stradale e con percorso, quindi, su strade, piazze, zone pubbliche o aperte al libero transito

2) comizio, manifestazione di persone che rimangono in piedi con sosta su suolo pubblico, quali marciapiedi, piazze, strade ma definito in una precisa area, il tutto senza percorso di corteo.

3) posizionamento su suolo pubblico di tavoli, tavolini, ombrelloni, gazebo, pannelli verticali, ecc. per raccolta firme, distribuzione di volantini informativi o altro.

Regole da seguire:    

Decisa la tipologia di manifestazione e stabilito  luogo, giorno ed ora, bisogna ricordarsi, prima di ogni altra cosa, che è necessario osservare alcuni adempimenti OBBLIGATORI.

Adempimenti in linea generale:
 

 1) In presenza di manifestazioni , come sopra descritte, è necessario contattare con un certo anticipo il Comune competente per ottenere l'autorizzazione dell'Amministrazione comunale per l'occupazione del suolo pubblico (se richiesto).

2) Per QUALSIASI tipologia di manifestazione, anche se non tra quelle sopra descritte, quindi, SEMPRE  ed  IN OGNI CASO,  almeno 5 giorni  prima della manifestazione ( la legge ne prevede 3, ma si consiglia almeno 5) consegnare alla Questura competente il Modulo relativo.

3)I MPORTANTE: chi sottoscrive il modulo sarà il referente/responsabile nei confronti del Funzionario di Pubblica Sicurezza presente alla manifestazione.

4) Quasi sempre vengono preparati VOLANTINI e LOCANDINE per dare visibiltà all'iniziativa, da distribuire e/o appendere in luoghi pubblici o aperti al pubblico: la Legge impone che ogni volantino-locandina debba avere la dicitura che identifica l'estensore del testo.

Di solito viene scritto in calce o su un lato : C.I.P. (ciclostilato in proprio), nome del Comitato e indirizzo.
Bisogna fare attenzione a non incappare in multe o sanzioni, in quanto i volantini e le locandine sono soggette alla disciplina che regolamenta la pubblicità e le pubbliche affissioni, per le quali è richiesto il pagamento di una tassa.       

 Non sottovalutare questo dettaglio (la normativa di riferimento è il D.Lgs. 507/93 ). Sono esenti i volantini che NON superano la superficie di  300 cm2 (art. 7, comma 2 -  D. Lgs. 507/93). ATTENZIONE: I fogli per fotocopiatrice tipo A4 hanno una dimensione di oltre 600 cm2

Adempimenti per tipo di manifestazione da tenere all'aperto : 
ATTENZIONE a  quelle iniziative che abbiano come intento quello di eseguire blocchi stradali, da indicare - magari solo come "possibile" - nel modello da consegnare alla Questura.   Forse, più  grave di un blocco stradale, lo è un corteo con biciclette, calessi, auto, moto, trattori, ecc. (non a piedi) che si muovano "a passo d'uomo", mantenendosi sempre e comunque nella propria corsia di marcia. Il transitare in questo modo su una strada di notevole traffico  anche per un solo chilometro, per poi invertire il senso di marcia e ripassare di nuovo, più volte, sullo stesso tratto, crea il blocco del traffico ed un intasamento. Tra l'altro, NON si tratta di occupazione di suolo pubblico, anche se questo potrebbe venirvi contestato in modo arbitrario, bensì è soggetto alla normativa riguardante la circolazione stradale, quindi al Codice della strada.

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