Arriva la dichiarazione fiscale precompilata per 20 milioni di contribuenti.
Il consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva la norma, insieme ad un nutrito pacchetto di semplificazioni fiscali che vanno dalle successioni ai rimborsi Iva.
Il nuovo 730 precompilato guarda a lavoratori dipendenti e pensionati. Scatta dal 2015 sui redditi 2014, tanto che i tempi di attuazione per questa «operazione» sono davvero limitati e costringeranno l’Agenzia delle Entrate a un tour de force. I moduli compilati con i redditi e le «poste» di reddito principali dovranno infatti essere resi disponibili «on line» entro il 15 aprile. Il decreto approvato contiene comunque anche molte altre misure, che riguardano non solo i cittadini ma anche le imprese.
Ecco le principali.
- IL 730 PRECOMPILATO
Si parte subito e si punta a «sperimentare» il sistema già con la prossima `stagione´ delle dichiarazioni. I dati inseriti, all’inizio, saranno essenziali. Vi saranno i dati già contenuti nell’anagrafe tributaria (quelli anagrafici, i parenti a carico, gli immobili e i terreni posseduti) ma anche quelli trasmessi da parte di soggetti terzi (ad esempio banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e quelli contenuti nelle certificazioni dei sostituti d’imposta: questi dovranno comunicare i redditi da lavoro e le trattenute e se lo faranno in ritardo saranno sanzionati 100 euro per ciascun lavoratore.
Il futuro modello 730 precompilato, presenta, oltre ai conclamati e indiscutibili vantaggi per i contribuenti, anche diversi lati controversi che lasciano intravedere qualche falla nel nuovo impianto di gestione telematica delle dichiarazioni dei redditi.
Saranno necessari alcuni anni prima di raggiungere l’obiettivo finale dell’Agenzia delle Entrate: un modello 730 completamente precompilato che non necessiterà di essere integrato con ulteriori informazioni dal contribuente o da chi presta l’assistenza fiscale; aspetto, quest’ultimo, assolutamente non secondario e dal quale dipenderà il successo o meno di questa iniziativa.
Dal 2016 con la tessera sanitaria saranno inseriti anche quelli relativi a queste spese. La dichiarazione viene messa a disposizione on line entro il 15 aprile e il cittadino potrà accettarla così com’è oppure modificarla, rettificando i dati e aggiungendone altri. Può farlo da solo o con l’assistenza dei Caf e di professionisti abilitati: la scadenza di presentazione è il 7 luglio. I controlli cambieranno a seconda se la `precompilata´ è stata accettata senza modifiche o no. Con la rivoluzione a senso unico che è in atto, il rischio che il castello di buone intenzioni crolli è molto più che una remota possibilità .