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Facebook Il social network cambia ancora le regole e gli utenti movimentano nelle loro pagine una protesta:

vi spieghiamo perché è inutile

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Da alcuni giorni ha iniziato a circolare  sulle bacheche  Facebook di tutta Italia (e del mondo), un lungo documento  con il quale il postante si dichiara proprietario legale di tutto ciò che ha postato sul social, e diffida chiunque dal diffondere, divulgare, copiare foto, informazioni e altri contenuti, protetti, stando a questa autocertificazione, dal diritto d'autore. Gli allarmi spaventano, soprattutto quando sono legati alla privacy dei nostri contenuti, ma non sempre sono giustificati.

Tutto ciò perché Facebook avrebbe «scelto di includere un software che permette il furto di informazioni personali»; e naturalmente, chiunque può appropriarsi del messaggio e condividerlo sulla propria bacheca, per proteggere a sua volta i propri contenuti.

Messaggi simili circolano con insistenza tale da diventare virali.

Ed è probabile che a scatenare nuovamente la bufala siano le mail che Facebook sta spedendo ai propri utenti in questi giorni, e che illustrano le nuove politiche sulla privacy in vigore da gennaio 2015. L'aggiornamento delle politiche voluto da Zuckerberg, in verità, non dice nulla di nuovo sul trattamento dei dati personali, ma vista la scarsa fiducia che gli utenti ripongono nel social – messaggi come quello di cui vi stiamo parlando tornano a circolare con intervalli regolari su Facebook – è facile capire perché molti si siano sentiti in dovere di ribadire la paternità dei propri contenuti.

Peccato che non serva a nulla, e che pubblicare messaggi del genere in bacheca non abbia alcun effetto pratico. Per legge, infatti, a fare fede nei rapporti tra utente e social non sono le autocertificazioni, ma le Condizioni d'uso che ogni iscritto ha accettato al momento del suo ingresso sul social. Condizioni che prevedono che, postando contenuti sul social, l'utente conceda a Facebook «una licenza non esclusiva, trasferibile, subappaltabile, royalty-free e valida in tutto il mondo su qualsiasi proprietà intellettuale che venga postata su Facebook o in siti collegati a Facebook». In parole semplici , se postate una foto del vostro cane su Facebook, la foto resta di vostra proprietà, ma concedete a Facebook la licenza di utilizzarla come e quando crede, coerentemente con le vostre impostazioni di privacy.

Morale della favola: se veramente  volete che foto, video, status e commenti che caricate su Facebook rimangano vostri , copincollare uno status non serve a nulla, anche se contiene riferimenti a una legge dello Stato italiano.

Qui sotto, il testo "incriminato".

A causa del fatto che Facebook ha scelto di includere un software che permette il furto di informazioni personali, dichiaro quanto segue: oggi, giorno 27 novembre 2014, in risposta alle nuove linee guida di Facebook e articoli l. 111, 112 e 113 del Codice della proprietà intellettuale, dichiaro che, i miei diritti sono associati a tutte le mie informazioni personali, dipinti, disegni, fotografie, testi, ecc... postati sul mio profilo. Per l'uso commerciale di quanto sopra, è necessario il mio consenso per iscritto in qualsiasi momento. Chi legge questo testo può copiarlo e incollarlo nella propria bacheca di Facebook. Ciò consentirà di porsi sotto la protezione del diritto d'autore. Informo Facebook, che è severamente vietato divulgare, copiare, distribuire, diffondere o fare qualsiasi altra azione contro di me, sulla base di questo profilo e / o dei suoi contenuti. Le misure di cui sopra si applicano anche ai dipendenti, studenti, agenti e / o dipendenti, sotto la direzione di Facebook. Le informazioni riservate sono incluse nel contenuto del profilo. La violazione della mia privacy è punibile dalla legge (UCC 1 1 1 1-308-308-308-103 e Lo Statuto di Roma). Tutti i membri sono invitati a pubblicare un annuncio di questo tipo, o se si preferisce, questo testo può essere copiato e incollato. Se non si pubblica questa dichiarazione almeno una volta, tacitamente si consente l'utilizzo di elementi quali foto, così come le informazioni contenute nell'aggiornamento proprio profilo.

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