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Appena nati già su facebook

Sempre più genitori postano le foto dei loro figli sulla rete,desiderosi di mostrare al mondo intero quanto belli siano i loro bambini .

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Sempre più genitori postano le foto dei loro figli sulla rete,desiderosi di mostrare al mondo intero quanto belli siano i loro bambini  mentre fanno il bagnetto mentre dormono o mentre giocano. Tutte immagini innocenti che possono rappresentare materiale prezioso per chi confeziona siti pedopornografici. Soprattutto se l´immagine è accessibile a tutti, senza alcun controllo.

L´uso di immagini di figli minori da parte di un genitore su Facebook è perfettamente lecito, ma sconsigliabile: chi realizza pedopornografia ritiene più che appetibili immagini di questo tipo.

Anche la limitazione della condivisione delle immagini ai soggetti con i quali vi è scambio di amicizia non offre completa garanzia, in particolare quando gli amici di Facebook sono tanti e questi possono a loro volta “taggare” la foto.In particolare le immagini “estive” dei minori, quelle “private” sono ricercate dai pedofili.

Se si concede amicizia a centinaia di persone la barriera diventa molto labile. Un Giudice di Pace ha condannato un individuo, il quale, dopo essere stato invitato al battesimo del figlio di una coppia di amici, ha pubblicato le foto del bambino sul suo profilo facebook, senza il consenso dei genitori.

Un’altro problema è quello dell´apertura di un account su facebook per bambini e adolescenti. Facebook richiede, al momento dell’iscrizione, che gli utenti abbiano un´età minima, ma non può far altro che fidarsi della dichiarazione di chi usufruisce del servizio. Attualmente, infatti, non esiste un sistema di verifica dell´età.

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