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"Valentina Ferrante: Quentin Tarantino, il genio del trash...E' a lui che aspiro!!!"

"Laura Salafia...Le dedicherò un testo teatrale!"

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Comica, tragica...fiabesca! L'attrice dalla natura poliedrica di oggi è Valentina Ferrante, nipote dello scrittore Ercole Patti!

Lindsay Kemp ha naturalmente cambiato la sua vita, ma anche il suo percorso artistico. Vi proponiamo un'intervista proprio per conoscere "da vicino" quali sono i suoi pensieri o i suoi ricordi riguardo la sua attuale carriera professionale!

L'intervista.

Quando ti sei accostata per la prima volta al mondo "artistico"?

Tutto accadde alla tenera età di 11 anni quando già il sacro fuoco bruciava. Ho avuto un’esperienza abbastanza lunga di mimo-clown nello storico Teatro Club di Catania diretto da Nando Greco, colui che negli anni ’70 ha portato le grandi compagnie dell’avanguardia nella nostra città. Grazie ai miei genitori che mi hanno portato a teatro da quando avevo 5 anni, la meraviglia per ciò che accadeva sulle tavole dei palcoscenici mi ha preso l’anima. Ricordo ancora l’odore del legno delle tavole del Teatro Club appena messe in posa. E’ un’emozione che mi porto dentro da sempre. Anche adesso che ne ho viste di cotte e di crude, anzi di scotte, vista la sgradevole situazione in cui versa la cultura nel nostro paese.

E oggi, cosa ti spinge a continuare questo percorso?

Il mio gene della felicità. Ne contengo uno davvero dominante. Nonostante le avversità e la crisi, il mio entusiasmo fanciullesco non si spegne, accompagnato da un sano ottimismo e dalla voglia di dire e lasciare qualcosa ai posteri. Proprio oggi passeggiavo in un cimitero di paese pensando a quanto breve sia la vita e a quanto sia necessario raggiungere o perlomeno cercare di raggiungere i propri obiettivi per non renderla vana. Vado avanti soprattutto oggi che ho fondato una mia compagnia, il Banned Theatre, che ha sede a Catania e che punta a portare in scena un linguaggio teatrale innovativo. Il nostro primo spettacolo “Dostoevskij carnaval” tratto dall’opera “Dostoevskij trip” di Vladimir Sorokin (autore russo bandito da Putin) realizza il mio sogno di sperimentazione e di studio di nuovi autori. Ha debuttato al Roma Fringe Festival 2014 in prima nazionale e andrà in scena il prossimo 14 settembre al Cortile Platamone di Catania nell’ambito della rassegna “Estate in città” promossa dal Comune di Catania ed ancora nella bellissima città di Barletta il 20 e 21 settembre nell’ambito del Festival Kmzero organizzato da Gianpiero Borgia. Puntiamo in alto, molto in alto!

Chi ringrazieresti per il successo ottenuto?

I miei genitori innanzitutto perché mi hanno fatto amare l’arte in tutte le sue forme e tante persone sane che ho avuto la fortuna di incontrare nel mio cammino. Ringrazio chi ancora viene a teatro e pensa che la cultura sia la prima forma di civilizzazione. Io dico sempre, parafrasando il mio primo maestro, Piero Ristagno, che “ Gli attori sono portatori di civiltà”, ed aggiungo che lo sono anche coloro che si mettono in gioco in questo carnevale di errori e di ingiustizie che è il mondo dello spettacolo. Dobbiamo rischiare in nome della civiltà!

Un aneddoto che mentalmente non ti lascia

Mi vengono in mente solo cose divertenti, tante, troppe, sarebbe impossibile scegliere. Ogni spettacolo che ho fatto ha un suo scampolo di ricordo indelebile. Forse la cosa più bella che mi sia capitata è stato l’incontro con Lindsay Kemp, con il quale ho studiato per una decina di giorni. Quest’uomo, che io ho definito poesia vivente, ha avuto il potere di farmi sorridere dentro. Ricordo che quando l’ho lasciato piangevo come una bambina, ma era un pianto di felicità come mai mi era accaduto. Stavo troppo bene con lui.

Parlami del tuo ultimo "progetto"

Ovviamente la mia compagnia Banned Theatre e lo spettacolo “Dostoevskij carnaval”. Ma adoro anche scrivere. Adesso sto elaborando un piccolo testo teatrale dedicato a Laura Salafia e alla sua storia triste. E’  la ragazza costretta sulla sedia a rotelle da un colpo d’arma da fuoco sparato da un uomo che intendeva colpire per vendetta un avversario. Lei, ignara ed innocente, usciva dall’università a Catania. Un destino inaccettabile che questa donna con una forza sovrumana sta dominando. La ammiro molto per questo.

Per realizzare il tuo sogno, con quale attore o autore vorresti lavorare?

Quentin Tarantino… vado fuori dagli schemi teatrali. Lui è un vero genio del trash, del nonsense. Un adorabile folle che sento molto vicino. Per caso puoi mettermi in contatto con lui?

Definisciti in tre parole.

Moto perpetuo – Rischio – Curiosità ...Tre parole che mi somigliano

Se tornassi indietro cosa non rifaresti?

Rifarei quasi tutto. Forse darei qualche schiaffo che, per educazione, non ho dato.

Cosa consiglieresti ai giovani che si vogliono accostare al mondo del teatro?

Questo è un periodo molto difficile per il teatro e l’arte in genere. Direi loro di non abbattersi di fronte alle prime avversità (vi assicuro che sono all’ordine del giorno) e di essere autori e non solo interpreti. Un interprete è per forza di cose anche autore, se non lo è significa che non ha nulla da dire ed io non mi fido di chi non ha nulla da dire, di chi probabilmente fa questo mestiere solo per narcisismo, egocentrismo. Non ce ne facciamo niente di persone così. L’arte è una missione che ha voce e viaggia tra gli uomini portando conoscenza e consapevolezza del proprio “essere umani”.  E poi consiglio di tenere in forma il famoso gene della felicità!  

Chi è Valentina?

Ha studiato recitazione a Roma con Enzo Garinei, e a Catania presso la scuola del Teatro Stabile con la direzione di Romano Bernardi. Vanta una formazione molto varia, con maestri del calibro di Lina Wertmuller, Piera Degli Esposti, Alvaro Piccardi per la recitazione. Ex danzatrice classica, ha studiato anche danza indiana Bharata Natyam, teatro Katakhali, danza del ventre, tiptap, perfezionando infine la sua tecnica espressiva con il grande mimo britannico Lindsay Kemp. In teatro ha lavorato con il comico milanese Paolo Rossi e con diversi registi italiani e non, tra cui Massimo Castri, Peter Stein, Roberta Torre, Vincenzo Pirrotta, Walter Manfrè, Luca De Fusco, Antonio Calenda, Armando Pugliese, Jean Pierre Vincent, Claude D’Anna, Guglielmo Ferro, Nicasio Anzelmo, Italo Dall’Orto, Romano Bernardi, Roberto Laganà Manoli, Grisha Asagaroff, Gianni Scuto, Luciano Colavero, Giovanni Anfuso, Gianni Salvo, Angelo Tosto e lo stesso Enzo Garinei. Ha collaborato a lungo con il Teatro Stabile di Catania, l'INDA di Siracusa e il Teatro Massimo Bellini di Catania, per il quale ha realizzato alcune regie teatrali. Ha lavorato in varie produzioni cine-televisive tra cui “La Piovra 10” regia di Luigi Perelli, con Aldo, Giovanni e Giacomo in “Mai dire Gol”, accanto ad Harvey Keitel nel film “Ginostra” di Manuel Pradàl, accanto a Beppe Fiorello nella fiction “La vita rubata” con la regia di Graziano Diana, nella soap "Agrodolce" e ancora nei film-tv "L'onore e il rispetto – Parte seconda" regia di Salvatore Samperi, "I segreti dell'isola - Korè" con la regia di Ricky Tognazzi e in “Edda Ciano e il comunista” regia di Graziano Diana. Da anni presta la voce a numerose produzioni audio e a spot nazionali per radio e televisione. E’ anche autrice di spettacoli teatrali, tra i quali “Word in progress” e le fiabe musicali “Cappuccetto Rock” e “Toys’ story” attualmente in programmazione nelle scuole siciliane.

Un'altra donna, qui su Stelle di Giorno, alla quale diamo appuntamento per un'altra intervista, un'altra emozione!

 

http://youtu.be/qpMWpyu-q6A  

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