Io Gianni non lo conosco personalmente, ma registrando l'intervista che di seguito andrete a leggere ho imparato a sostituire la parola volto, con la parola "voce".
Ho sempre seguito la sua ascesa artistica, anche perchè essendo una sua fan dai tempi di Piper, su canale 5, quando interpretava l'Onorevole Manlio De Vito, la curiosità mi ha accompagnata lungo la sua carriera... Oggi mi reputo fortunata ...anche se coronerò il mio sogno solo quando potrò assistere ad un suo spettacolo teatrale per dare finalmente vita a quella "voce" sostituendola con un volto, quello di Gianni Ferreri!
Per noi di Sestodailynews in esclusiva un'intervista che vi permetterà di entrare nei meandri dell'anima di questo "mattatore"...che da bravo "scugnizzo" ha percorso l'Italia sostando in teatri, cinema e tv!
Ma chi è Gianni?
All'anagrafe Giovanni Ferreri è un attore italiano. Nasce a Parabiago, in provincia di Milano, il 9 settembre 1960 da genitori partenopei. All'età di sei anni abbandona la natia cittadina lombarda stabilendosi definitivamente a Napoli diventandone a tutti gli effetti uno dei suoi scugnizzi. Abbandonata presto la scuola inizia a svolgere lavori artigianali e allo stesso tempo si avvicina alla musica e al teatro. Nel 1976 fonda una compagnia teatrale amatoriale e comincia a confrontarsi con la grande tradizione teatrale della sua città . Negli anni ottanta entra a far parte delle compagnie professioniste lavorando con attori del calibro di Isa Danieli, Mario Scarpetta, Mario Merola e la coppia Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi. Continua, però, la sua professione di accordatore di pianoforti. Nel 1995 viene scelto per la campagna pubblicitaria dell'allora nascente Tele +, girando tre spot andati in onda su tutte le reti nazionali. Comincia da qui il suo cammino nel mondo del cinema e della televisione. Ha interpretato molti personaggi in film per il cinema e la televisione, in particolare il ruolo del sovraintendente Giuseppe Ingargiola nella serie televisiva Distretto di Polizia. Nel 2006 è tra i protagonisti del varietà Suonare Stella..........continua......
L'Intervista a Gianni!
Quando ti sei accostato per la prima volta al campo artistico?
Verso i 13 -14 anni, possedevo una forte passione per il teatro, certo allora ci si esibiva in parrocchia come molti. Dirigevo una piccola compagnia amatoriale che abbracciava tramite l'azione cattolica i vari quartieri. Una compagnia appunto voluta e diretta da me, che mi ha permesso di divertirmi negli anni, poi ho smesso perchè non era un "mestiere", mi sono sposato...ma ebbi un ritorno di fiamma, grazie ad un amico che aveva un teatro a Napoli .. e verso i 30 anni mi dissi : "Vabbe, ricominciamo!" E sono ancora qui!
Cosa ti spinge a continuare dunque?
Mi spinge, un pensiero che in un momento cosi drammatico parlando in generale, prima o poi finirà questa crisi e spero si possa ritornare a lavorare serenamente.. A Pordenone sono con Daniela Morozzi, in scena con la commedia Chiamalo ancora amore, si fatica moltissimo, ma questa grande passione per l'arte ci sprona ad andare avanti , come il rapporto con il pubblico che riesce a darmi energia.
Ride il pubblico e si emoziona, sta in silenzio e si immedesima... Il teatro è energia, è la forza per andare avanti e mi è sempre piaciuto!!
Qual è stato il tuo primo giocattolo e cosa ricordi?
Il mio primo giocattolo? Una befana! Ricordo due momenti di giochi, anche perchè allora i regali erano proprio centellinati. Un fucile che avevo avuto da ragazzino e che mi divertiva moltissimo perchè con Lello, mio fratello, abbiamo giocato per una vita a spararci!
Ma quello che ho desiderato più avanti furono i giochi di prestigio di Silvan, mi piaceva la manipolazione e tutto ciò che ruotava attorno ai prestigi...Affascinato da queste tre confezioni diverse con suscritte le fasce di età , la mia dagli 11 in poi..
La ricordo con emozione quella notte, mi svegliai e intravidi la scatola, ebbi paura perchè avrei tradito il segreto della ritualità , e dentro me non volevo deludere i miei genitori...quando ci ripenso provo forti emozioni!
Qual è la prima parola che dici appena sveglio?
Buongiorno! Salve! Dipende da come sto o con chi sono.
Ringrazieresti qualcuno per il successo ottenuto?
Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato questa possibilità , quella di fare l'attore, anche scegliendomi per un ruolo o una parte in un film. Sono chiuso solo ai compromessi, sono andato avanti credendo in me stesso perchè sono un viscerale, un carnale, uno vero, uno che ha vissuto la strada, uno che non ha studiato o che agli studi si è accostato dopo. Sono un vero scugnizzo napoletano, ma mi pento di non aver studiato!
Qual è la tua città di origine e cosa ricordi di lei?
Sono nato a Parabiago, in provincia di Milano, mio padre era un disegnatore di scarpe, insieme a Lello, mio fratello vivemmo li per un po' di tempo.
Ho ricordi non definiti, perchè sono rientrato a Napoli quando avevo 6 anni per frequentare la scuola primaria. Mi ricordo l'asilo, quando mi si imponeva di dormire, e non ne avevo proprio voglia, il prato, la piazza Santi Gervasio e Protasio. In quella piazza per un girotondo ricordo che perdendo l'equilibrio andai a sbattere, tutt'oggi ho un segnetto sul naso.
Di fronte casa c'era una campagna, quando ascolto il Ragazzo della Via Gluck, mi viene subito in mente il testo di questa canzone...ricordo il bagno in comune e i miei 17 anni quando tornando per quella strada che prima era campagna ...con delusione trovai solo edifici, cemento!
Ultimo progetto?
Ne ho due e...qualcos'altro ancora.
Intanto io e Daniela con Chiamalo ancora amore appunto, stiamo portando in giro per l'Italia questa commedia divertente che sta ricevendo consenso di pubblico.
Un film, Io Arlecchino, con Giorgio Pasotti per la regia di Matteo Bini e dello stesso Pasotti, una commedia sull'arte , sulle maschere, ho visto l'anteprima molto molto bello.
Piccolissimo ruolo invece in un film "Le leggi del desiderio" di Silvio Muccino, ma sono felicissimo di aver conosciuto Silvio, oltrechè lavorare insieme all'attrice Carla Signoris, una grande interprete.
Ringraziamo Gianni e gli diamo appuntamento sempre qui su Stelle di Giorno, per un'altra intervista, un'altra emozione!