Intervista a Ruggero de: I Timidi!
Quando hai cominciato a seguire la tua attività artistica?
Non saprei, ho sempre avuto la passione per il palcoscenico. Da bambino salivo sul tavolo e mi obbligavano a cantare per i parenti, a volte improvvisando delle vere e proprie storie con i pupazzi. Da lì ai palcoscenici veri, quelli della parrocchia, è stato un attimo. Poi un periodo buio fatto di musica, sperimentazioni e tante porte sbattute in faccia. Alcune anche non metaforicamente. Non farmi dire di più.
Cosa ti spinge a continuare questa passione?
Mi piace cantare, scrivere canzoni che parlano alla gente. Storie di vita quotidiana che altri non hanno la forza o la voglia di raccontare. Adesso a spingermi c'è anche l'amore per i fans che si fanno più numerosi e che non voglio deludere.
Il tuo primo giocattolo da bambino, qual è stato e quale pensiero ti viene in mente ricordandolo?
Il primo giocattolo fu un cane della Chicco, aveva le rotelle e lo facevo girare per casa con uno spago. Altri tempi. Adesso i ragazzi hanno l'ipad ma non è la stessa cosa: prova tu a girare per casa con un ipad allo spago. Si spacca lo schermo e per ripararlo ci vogliono almeno 4-5 cani della Chicco. Ricordo poi il primo 45 giri: "Everybody loves somebody somewhere" di Dean Martin. Una folgorazione, lo ascoltavo a ripetizione su un vecchio grammofono in soffitta dalla nonna.
La prima parola che dici "a voce alta" appena sveglio.
Maaa Meee Miii Mooo Muuu. Faccio questo esercizio ogni mattina assieme ai gargarismi.
Ringrazieresti qualcuno per il successo ottenuto?
Sicuramente i miei genitori e mia moglie. Anche se il grazie più grosso va a tutti i miei fans: ognuno di loro è l'artefice di questo successo. Una vittoria collettiva fatta di passione, condivisioni internet e tanto whatsapp.
Cosa non rifaresti "mai" se potessi tornare indietro?
Sono soddisfatto di quello che faccio. Tutti gli errori li vedo come gradini necessari per continuare a salire la scala della perfezione ben sapendo che non porta ad una meta definitiva ma è una salita infinita.
Mamma e papà , quanto hanno influito sulle tue scelte da adulto?
Molto poco in termini artistici (non sempre sono d'accordo sulle tematiche delle mie canzoni, anche se apprezzano molto la musica), molto sul piano umano: tutta l'educazione di cui sono permeato è esclusivo merito loro.
La tua città d'origine qual è e cosa ricordi di lei?
La mia città di origine è Udine di lei ricordo la calma e la tranquillità , il fatto che quando ci torno piove quasi sempre e le risate con gli amici all'osteria. Ci torno spesso e vedere che quando ritorno nulla è cambiato mi riempie il cuore di affetto e ricordi.
Un pensiero a..............
Mia moglie Fabiana Incoronata Bisceglia, sempre preziosissima.
Ultimo progetto?
La conclusione del Notte Romantica Tour: 2 imperdibili date (lunedi 22 e martedi 23 dicembre) al Teatro Elfo Puccini di Milano per festeggiare in grande stile il Natale. Sarà uno show alla maniera di quelli d'oltreoceano: quasi due ore di musica per ascoltare i suoi successi di ieri e di oggi e tante sorprese musicali. Ad accompagnarmi avrò una vera band, un quartetto d'archi fortemente voluto da me e una strizzata d'occhio alla musica lirica che fa tanto Natale.
Per informazioni sugli show natalizi di Ruggero de I Timidi del 22 e 23 dicembre potete visitare la pagina del Teatro Elfo Puccini cliccando qui, telefonare allo 02 0066 0606, usare l'indirizzo mail
biglietteria@elfo.org o collegarvi
a www.vivaticket.it.
Segnalo anche l'uscita, su Itunes, del mio album "I più grandi successi di Ruggero de I Timidi".