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MOBILITÀ SOSTENIBILE: LA DISTANZA TRA L'ITALIA ED IL NORD EUROPA

Universo digitale

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Quanto diverso è l'approccio alla tematica "mobilità sostenibile" tra i paesi del Nord Europa rispetto al nostro Paese? Città come Berlino, Amsterdam, Stoccolma, Oslo o Bruxelles sono sempre più città verdi, ecologiche e a misura di bici e mezzi elettrici. In questi paesi l'uso delle automobili è considerato un lusso superfluo, antiecologico ed inutile. Nel nostro Paese invece si preferisce l'auto anche per brevi spostamenti non tenendo conto dell'impatto sull'ambiente, del traffico in costante aumento e della qualità della vita che risente di tutto il tempo trascolrso "ingabbiati" in un'automobile.

Molte sono le tecnologie messe a disposizione della mobilità sostenibile e molte sono le misure adottate dalle amministrazioni comunali straniere per rendere migliore la vita dei cittadini. Prendiamo qualche esempio: 

-AMSTERDAM: oltre il 50% dei cittadini usa la bici almeno una volta al giorno approfittando di quasi 500 chilometri di piste ciclabili.
-OSLO: ha 1500 punti di ricarica per auto elettrica che, in Norvegia, su un totale di 5 milioni di abitanti, è posseduta da ben 21mila persone.47
-VIENNA, COLONIA, AMBURGO, EDIMBURGO: vengono periodicamente inaugurati nuovi quartieri “auto free”, progettati su misura per essere abitati da residenti senza macchina. 

Ma le misure per incentivare la mobilità sostenibile non finiscono qui: autobu, metro e tram con passaggi frequenti e puntuali, auto private a trazione elettrica, sistemi di car sharing efficienti e capillari, piste ciclabili estese e sicure, punti di scambio per il prelievo di bici in condivisione, città più verdi e sicure che invitano i loro abitanti ad attraversarle a piedi, sistemi di consegna merci affidati a mezzi non inquinanti come i vecchi tricicli rivisti e corretti con i nuovi sistemi di pedalata assistita o agli avveniristici droni capaci di recapitare pacchi e posta sin davanti l’uscio di casa. 

E in Italia? Stando alle ultime statistiche sulla mobilità, i dati non sono confortanti: nelle grandi aree metropolitane si contano oltre 600 automobili ogni mille abitanti con i picchi di Roma e Firenze dove se ne registrano oltre 700. La capitale, insieme a Milano, si colloca all’interno dei primi dieci posti della classifica europea delle città più congestionate con velocità medie di percorrenza anche inferiori ai 10 km/h. La progettualità che sta iniziando a trasformare le città d’Europa, in Italia per il momento latita e si procede piuttosto con iniziative spot, magari molto innovative ma scollegate da un disegno organico. Come ad esempio il Moving Sun, il primo circuito elettrico metropolitano operativo in Italia per la mobilità su mezzi sostenibili di merci e persone, presentato nei giorni scorsi alla Smart City Exhibition. Si tratta di una sperimentazione articolata in due parti: la consegna merci a bordo di furgoni Van elettrici dalla sede dei mercati generali (Caab) al centro storico di Bologna (City Logistic) e la messa a regime del servizio di bici elettriche a pedalata assistita del Comune di Casalecchio (Smart eBike). Oppure come l’annuncio dato con grandi enfasi che alle 8mila vetture che compongono il parco taxi di Roma si aggiungeranno presto due (due!) nuove auto elettriche. 

La domanda è: quando ridurremo il divario tecnologico (e mentale) con i paesi dell'Europa del Nord in modo da garantire un futuro migliore e sostenibile alle nuove generazioni?

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